Il 12 ottobre a Cascia consegna a Paola Veglio, imprenditrice piemontese che punta tutto su persone e territorio
La Priora: "In questo tempo sempre più lacerato dalle guerre, aprire il cuore agli altri in ogni ambito, sociale, economico e politico, mettendo le persone prima di ogni interesse personale e al centro di ogni azione, vuol dire promuovere anche la pace"
(UNWEB( Cascia - Ideato dalle monache del Monastero Santa Rita da Cascia per promuovere un'imprenditoria ispirata al Vangelo e un'economia solidale, il Premio "Madre Maria Teresa Fasce" sarà consegnato sabato 12 ottobre alle 17:15 a Cascia, nella Basilica Inferiore del Santuario di Santa Rita. Il riconoscimento, alla seconda edizione, è racchiuso nella festa liturgica della Beata Madre Maria Teresa Fasce, Badessa del monastero agostiniano, che nel 1900 ha permesso la diffusione mondiale del culto e dei valori ritiani, cambiando anche il corso della storia di Cascia.
L'incontro, dialogo tra le monache e la premiata Paola Veglio, condotto dalla giornalista Cristiana Caricato, vaticanista di Tv2000, e la cerimonia di premiazione saranno in diretta streaming sul canale Youtube del Monastero www.youtube.com/user/monasterosantarita
"Il premio Madre Fasce - commenta la Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Suor Maria Rosa Bernardinis - è dedicato alle donne che scelgono di essere protagoniste della necessaria rivoluzione solidale dell'economia facendo impresa non solo per il profitto, ma per generare impatto sociale e umano. In società segnate da crisi, conflitti e disuguaglianze, il modello di imprenditoria ispirato al Vangelo che la Fasce ci insegna è più attuale che mai e richiama all'etica e alla sostenibilità. Lei è stata una vera 'imprenditrice di Dio', che nel 1900 ha costruito a Cascia, e da qui diffuso, un'impresa del bene, fondata sulla carità e sui valori cristiani incarnati da Santa Rita. In questo tempo sempre più lacerato dalle guerre, aprire il cuore agli altri in ogni ambito, sociale, economico e politico, mettendo le persone prima di ogni interesse personale e al centro di ogni azione, vuol dire promuovere anche la pace".
Il Premio, opera d'arte unica che rappresenta la concretezza della carità, è una piramide dalla base esagonale sovrastata da un fiore i cui petali diventano fiamme e custodiscono il cuore infiammato agostiniano. È realizzato da Suor Elena Manganelli, artista e monaca agostiniana, che sulla parte frontale ha inserito delle piccole api, a richiamare la simbologia ritiana, l'operosità e le Apette dell'Alveare, come la Fasce chiamò nel 1938 le bambine, allora orfane, accolte dalle monache.
- A Paola Veglio, donna, ingegnere e imprenditrice, per aver saputo far crescere la sua azienda mantenendo l'attenzione verso le persone e per aver guardato al territorio con progetti e azioni capaci di migliorare la qualità della vita della comunità. Questa la motivazione del 2° Premio "Madre Maria Teresa Fasce".
"Ricevere un premio – dichiara Paola Veglio - è sempre una grande soddisfazione, perché ci si rende conto di aver fatto qualcosa di buono. Ricevere questo premio ha un valore per me enorme, perché, dopo aver letto la sua biografia, ho trovato in Madre Maria Teresa Fasce un mondo magnifico, fatto di testardaggine, dove si va contro tutto e tutti per assecondare il bisogno spasmodico di aiutare il prossimo. In Lei ho avuto la conferma che cerco da una vita. Cambiare il mondo è possibile, se solo lo vogliamo".
Tra la Veglio, amministratore delegato della Brovind di Cortemilia (Cuneo) che opera nel settore metalmeccanico, e la Beata Maria Teresa Fasce ci sono molte similitudini. A legarle è quello sguardo diretto oltre i confini del monastero e dell'azienda per una vera rivoluzione orientata all'umanità. Le unisce la determinazione nel portare avanti le scelte, dovendo lottare anche per affermarsi, da donne, in mondi diversi ma dove conquistare il proprio spazio non era e non è scontato. Contraddistingue entrambe l'umanità, l'attenzione e l'apertura agli altri, nonché la capacità di riconoscere i bisogni del territorio e l'impegno nel dare risposte concrete: la Fasce è stata fautrice dell'attuale Basilica di Santa Rita e dell'Alveare di Cascia che da 86 anni accoglie minori e li accompagna nella crescita, mentre Paola Veglio ha rilanciato l'occupazione locale, ha lavorato sul welfare aziendale attraverso l'asilo, gli assistenti sociali, la mensa, che di sera si trasforma in ritrovo per cittadini e turisti.
GLI EVENTI, ANCHE IN DIRETTA STREAMING – Gli eventi legati alla festa liturgica della Fasce, nel 27° anniversario della sua beatificazione, si uniscono a quelli del Premio che porta il suo nome. Si parte dal Solenne Triduo, in programma dal 9 all'11 ottobre in Basilica Inferiore, con la Santa Messa delle ore 18:00 celebrata dal nuovo Priore della comunità agostiniana di Cascia, Padre Juraj Pigula. Ad aprire gli appuntamenti del Premio Fasce, venerdì 11 ottobre alle 11:00 presso la Sala della Pace, l'incontro riservato agli studenti del territorio, condotto da Cristiana Caricato, vaticanista di Tv2000, con Paola Veglio e Suor Giacomina Stuani, economa del monastero e direttrice editoriale della Rivista Dalle Api alle Rose, che la stessa Fasce creò nel 1923. Infine, sabato 12 ottobre, dalle ore 16:00 in Basilica Inferiore che custodisce il corpo della Beata Fasce, Messa Solenne, presieduta dall'Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Monsignor Renato Boccardo. E alle 17:15 incontro e premiazione, sempre con Cristiana Caricato: interverranno insieme alla premiata, Suor Maria Rosa Bernardinis e Suor Giacomina Stuani. La Santa Messa, l'incontro e la premiazione saranno anche in diretta streaming sul canale Youtube del Monastero Santa Rita da Cascia.