PHOTO 2025 04 07 19 17 42Progetto attuato dalla cooperativa sociale La Rondine, in collaborazione con il Comune di Città di Castello. Presentati i risultati, il Presidente Veschi: “Garantita la migliore integrazione nel tessuto sociale”


(UNWEB) Autonomia è stata la parola d’ordine dei progetti dei comuni della zona sociale 1 dell’Altotevere che hanno coinvolto alcune persone con disabilità che abitano nel comprensorio, per guidarle alla piena acquisizione della capacità e delle competenze indispensabili per condurre una vita indipendente. Finanziati dal Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare con 163.741,92 euro, i percorsi sono stati attuati dia servizi sociali in collaborazione con le cooperative La Rondine e Asad. Educatori professionali hanno affiancato i protagonisti dell’esperienza in tanti momenti diversi, seguendoli nelle attività della quotidianità: la spesa e poi la preparazione dei pasti, la cura degli ambienti e le pulizie, ma anche le escursioni e le visite alle mostre, la pratica sportiva e le uscite a cena insieme. A Città di Castello il laboratorio di accrescimento delle autonomie intitolato “Sabato in…sieme”, ha coinvolto cinque persone per un anno. Per tre sabati al mese, dalle 8.30 alle 15.30, i protagonisti del progetto hanno condiviso con gli educatori della cooperativa La Rondine tante situazioni della quotidianità, in un clima sereno e allegro che ha contribuito alla riuscita del progetto. La riproduzione di soluzioni e condizioni abitative, quanto più possibile proprie dell’ambiente familiare, ha aiutato le persone con disabilità ad acquisire la sicurezza necessaria per affrontare sia l’uscita dal nucleo familiare di origine, che la deistituzionalizzazione. A Umbertide sono stati organizzati cicli di weekend fuori casa per sei persone e laboratori di accrescimento delle autonomie per due partecipanti. A completare il programma delle iniziative sono stati interventi di supporto alla domiciliarità, con l’ausilio di un assistente personale, di cui sono stati destinatarie nove persone. A Città di Castello le attività si sono concluse con un incontro presso il Laboratorio 100% in via XI Settembre, che attraverso testimonianze e un divertente video, ha ripercorso i diversi momenti vissuti insieme da operatori specializzati e beneficiari del progetto. Alla mattinata si sono uniti anche Benedetta Calagreti, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Città di Castello, capofila della Zona Sociale 1, e il presidente della cooperativa La Rondine Luciano Veschi. “Costruire e consolidare le autonomie delle persone con disabilità è un lavoro complesso, che ci responsabilizza molto, ma ci gratifica altrettanto”, sottolinea l’assessore Calagreti. “In esperienze come questa si tocca davvero con mano il valore dell’inclusione sociale, che nel nostro territorio è sempre stata al centro di progetti ed esperienze all’avanguardia, ma si comprende anche l’importanza di ogni singolo risultato frutto dell’impegno delle persone, da chi beneficia degli interventi a chi costruisce per loro tante opportunità con professionalità e umanità”, osserva Calagreti, nel ringraziare il personale comunale coinvolto e tutti gli operatori che hanno reso possibile l’attuazione dei laboratori. “Un abbraccio speciale a tutte le persone con disabilità protagoniste del progetto, che – conclude l’assessore - anche questa volta ci hanno insegnato quanto siano semplici, eppure profondi, i significati veri della vita”.

Soddisfatto anche il Presidente della cooperativa La Rondine Luciano Veschi: “Anche in questo progetto abbiamo portato avanti la nostra filosofia, che è quella di lavorare con le persone diversamente abili soprattutto nelle loro abilità. Puntando proprio su questo che si raggiungono quei risulta di autonomia e autostima che servono a loro nel mondo reale. Questo progetto è stato uno strumento ulteriore per poter centrare il nostro obiettivo di rendere le persone con disabilità parteci e protagonisti nel nostro tessuto sociale”.


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