(UNWEB) Un caso di positività al West Nile Virus è stato confermato a Perugia, coinvolgendo una farmacista residente nel territorio dell’USL Umbria 1. La professionista, rientrata in Umbria dopo un soggiorno in Basilicata, una regione già colpita da casi confermati della malattia, ha manifestato sintomi lievi simili a un’influenza, accompagnati da un rash cutaneo.
Grazie alla sua preparazione professionale e ai corsi di formazione specifici organizzati dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Perugia, ancora disponibili sul sito istituzionale dell’Ordine (www.ordinefarmacistiperugia.it/ecm/ ), la farmacista ha riconosciuto i sintomi come potenzialmente riconducibili al West Nile Virus.
Questi corsi hanno beneficiato della collaborazione di esperti di rilievo, tra cui il Prof. Fabrizio Ernesto Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi e Professore associato di Igiene Generale e Applicata presso l’Università degli Studi di Milano, il Dr. Igino Fusco Moffa, Direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’USL Umbria 1, e il Dr. Emanuele Vescovi, farmacista territoriale di riferimento.
La farmacista, consapevole dei rischi legati al West Nile Virus grazie alla formazione ricevuta, ha identificato i sintomi come compatibili con la malattia, insorti a seguito di una dolorosa puntura di zanzara avvenuta durante il suo soggiorno in Basilicata, in un periodo coerente con il tempo di incubazione del virus. Seguendo un iter diagnostico corretto, ha contattato il proprio medico curante, che le ha prescritto un test sierologico. Il risultato ha confermato la presenza di anticorpi specifici per il West Nile Virus, ulteriormente validata da un test effettuato in farmacia, evidenziando l’efficacia di un approccio integrato tra formazione professionale, prevenzione e diagnosi tempestiva.
Il West Nile Virus, trasmesso principalmente tramite la puntura di zanzare del genere Culex, non si propaga da persona a persona né da uomo a zanzara, rendendo cruciale la prevenzione attraverso il controllo delle zanzare e misure di protezione individuale. In risposta al caso, l’USL Umbria 1 ha intensificato i trattamenti larvicidi nei Comuni coinvolti, evitando l’uso di adulticidi in conformità al piano regionale, e ha disposto l’analisi delle zanzare catturate tramite trappole, con risultati attesi entro 48 ore.
La Regione Umbria dispone di un sistema di sorveglianza avanzato, attivo da aprile a novembre, che include il monitoraggio entomologico, controlli sierologici su uccelli stanziali e selvatici, e sorveglianza clinica sugli equidi, garantendo un’individuazione precoce del virus e misure di contenimento rapide.
<<Questo caso>>, ha dichiarato il Dr. Filiberto Orlacchio, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Perugia, <<sottolinea l’importanza della formazione professionale, come quella offerta dai corsi dell’Ordine di cui sono Presidente, che consentono di riconoscere tempestivamente i sintomi del West Nile Virus, come febbre, rash cutaneo e dolori muscolari, e di orientare i cittadini verso il corretto percorso diagnostico. Invito la popolazione a seguire le indicazioni del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica regionale e a rivolgersi al proprio farmacista di fiducia, figura chiave per informazioni e supporto nella prevenzione e gestione della malattia>>.
Si raccomanda ai cittadini, e non solo ai farmacisti, di consultare i corsi disponibili sul sito dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Perugia (www.ordinefarmacistiperugia.it/ecm/ ) e di seguire gli
interventi di esperti come il Prof. Pregliasco, il Dr. Fusco Moffa e il Dr. Vescovi, punti di riferimento per approfondire la conoscenza del West Nile Virus e le strategie di prevenzione.
La vigilanza rimane alta, ma un approccio informato e coordinato può ridurre significativamente i rischi legati a questa zoonosi.