1 16Il modello, applicato alla riserva del Vergari, sarà proposto per il Parco Fluviale del Tevere e per l’area del lago Trasimeno

(UNWEB) Perugia,   – L’Università per Stranieri di Perugia è stata protagonista del XII International FKL Symposium on Soundscape, svoltosi a Catania, portando al centro del dibattito un tema importante, la rigenerazione culturale dei territori marginali attraverso il paesaggio sonoro.

L’evento, intitolato “Ways of Listening”, ha riunito studiosi, artisti ed esperti da oltre dieci Paesi (tra cui Regno Unito, Cipro, Francia, Germania, Brasile, Stati Uniti, Canada, Austria, Finlandia), per riflettere su come l’ascolto – oltre la sua funzione fisiologica – possa diventare strumento di conoscenza, relazione e trasformazione culturale.

Nel corso della seconda giornata, Antonello Lamanna (Ph.D. – Voxteca) ha presentato il modello “Vergari Soundscape. Cultural Heritage and Connections in the Vergari Nature Reserve. Interdisciplinary Models for the Cultural Regeneration of Territories”, già introdotto in anteprima durante il Vergari Day 2025. Si tratta di un prototipo innovativo e multidisciplinare sviluppato all’interno dell’Università per Stranieri di Perugia da un team composto da Francesco Asdrubali, prorettore e docente di Fisica tecnica ambientale, nonché Presidente dell’Associazione Italiana di Acustica; Chiara Biscarini, direttrice del centro WARREDOC; Toni Marino, docente di Tecniche narrative e modelli di storytelling; Maura Marchegiani, giurista e delegata alla sostenibilità; Antonello Lamanna, antropologo, Ph.D. Voxteca – Unistrapg.

Il modello propone una lettura scientifica e culturale del paesaggio sonoro della Riserva Naturale del fiume Vergari (Mesoraca Kr), attraverso la creazione di un complesso e articolato Database Geosonoro. Questo archivio integra le sonorità naturali (secondo la classificazione di B. Krause) con quelle antropiche e tradizionali, restituendo così una stratificazione acustica, storica e antropologica del territorio.

Un impianto che coniuga innovazione, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio immateriale, già in linea con le strategie dell’Ateneo, come dimostra anche il progetto FENICE, avviato a Norcia per la rinascita post-sismica dei territori, in collaborazione con il Comune di Norcia, la Camera di Commercio dell’Umbria e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Il modello, già validato in contesti simili, sarà ora proposto anche per il Parco Fluviale del Tevere e per l’area del Lago Trasimeno, in Umbria.

«Questo modello nasce dalla necessità di restituire struttura, significato e visibilità a territori in stato di abbandono o perdita di identità», ha dichiarato Antonello LamannaLa rigenerazione – ha aggiunto – parte dal paesaggio sonoro, inteso come strumento di indagine, narrazione e riappropriazione del territorio, in una prospettiva che integra approcci umanistici e ambientali. L’Umbria, con la sua ricchezza di paesaggi naturali e stratificazioni culturali, rappresenta un contesto ideale per l’applicazione di questo modello, che punta a restituire “l’anima dei luoghi” attraverso l’ascolto, la memoria orale e la valorizzazione della dimensione sonora del paesaggio. L’obiettivo – ha concluso – è attivare nuovi processi di cittadinanza ecologica, coesione territoriale e innovazione sociale, e contribuire a una transizione ecologica e culturale fondata su conoscenza, partecipazione e cura. In un’epoca in cui i territori rischiano di perdere memoria e senso, è fondamentale sviluppare strumenti che ne rigenerino non solo l’economia, ma anche l’identità e il vissuto sonoro, rendendo le comunità protagoniste consapevoli del proprio paesaggio».

Il simposio, ospitato dall’Accademia di Belle Arti e dall’Università di Catania, è stato organizzato dal Forum Klanglandschaft (FKL) – rete europea dedicata allo studio e alla valorizzazione del paesaggio sonoro. Il Forum, nato nel 1996 in Svizzera su impulso del World Forum for Acoustic Ecology (Vancouver, B.C.), riunisce antropologi, musicologi, linguisti, architetti, geografi, psicologi, audiologi, artisti e studiosi da tutta Europa.

Nelle quattro giornate sono state affrontate tematiche di forte attualità, dall’ecologia sonora oltre l’umano (Francia), all’ascolto letterario negli Stati Uniti, dalla fonosfera della fauna alla decolonizzazione dell’ascolto (Brasile). Spazio anche a esperienze su paesaggi urbani e carcerari, architettura acustica e accessibilità sonora per i non vedenti.

Il Forum Klanglandschaft (FKL) è guidato dal Presidente Stefano Zorzanello, con i coordinatori nazionali Caroline Profanter; Anke Haun; Francesco Michi; Lorenz Schwartz. Tra i membri attivi del FKL figurano anche Emiliano Battistini e Andrea Taroppi.

(Nella foto da dx: Emiliano Battistini, A. Lamanna, F. Michi, S. Zorzanello)


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