(UNWEB) Abruzzo. Sono 13 i Tecnici Volontari del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria (SASU) che stanno lavorando in queste ore fra le macerie e la neve dell'Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo.
In 2 sono partiti subito dopo l'allarme ed hanno raggiunto Teramo, dove le imponenti precipitazioni nevose hanno reso irraggiungibili numerosi centri abitati, trasferendosi poi nella serata di venerdì a Penne (PE), dove è situato il centro di coordinamento dei soccorsi e da dove partono tutti gli uomini che da quasi 4 giorni stanno operando con estrema difficoltà per tentare di trovare ancora qualcuno in vita dei 23 dispersi, fra lavoratori ed ospiti della struttura.
Mauro Guiducci, presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria e membro del Consiglio Nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, è stato uno dei primi ad intervenire, coadiuvando a Penne il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo Giulio Giampietro i lavori dai tantissimi uomini impegnati sul campo, insieme a Matteo Moriconi, Vicepresidente dal SASU; gli altri 11 tecnici volontari umbri sono arrivati a scaglioni e sono impegnati al lavoro proprio sulle macerie del resort abruzzese armati di pale, sonde ed ARTVA, l'appaerecchio per la ricerca dei travolti da valanga.
Un lavoro durissimo dove contano solamente le braccia e la forza di determinazione: turni di 12 ore dove si deve solamente spalare, spalare, spalare, con la speranza di sentire una voce da sotto le macerie.
Tutti gli uomini del SASU, nelle ore di pausa, sostano nel palasport, che accoglie più di un centinaio di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, confluiti a Penne da quasi tutte le regioni italiane.
Domani un’altre squadre del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria raggiungerà la zona delle operazioni.
L'attività del SASU è concentrata in questi giorni principalmente in Abruzzo, ma non mancano interventi anche in Umbria, dove ieri, domenica 22 gennaio, una squadra del SASU è intervenuta per raggiungere un tratto di una linea elettrica di media tensione danneggiata dalle forti nevicate dei giorni scorsi.
La squadra del SASU, con un quad cingolato ha accompagnato i tecnici di E-Distribuzione lungo la linea elettrica per individuare i guasti nelle zone montane dell’Alta Valtiberina.