Il cardinale Lorenzo Baldisseri ai giovani: «Siate protagonisti, non gregari».
Il cardinale Bassetti: «La missione della nostra Chiesa è quella di aprirsi a tutti, credenti e non»
(UNWEB) Perugia. La Chiesa si prepara a vivere un nuovo evento, il Sinodo dei Vescovi sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, che si terrà in Vaticano nell’ottobre 2018, e prendono il via i cammini diocesani di preparazione a questo importante appuntamento vissuto in continuità con il Sinodo sulla famiglia celebrato nel 2016. Nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve questo cammino è stato avviato nella serata del 15 febbraio, in una gremita cattedrale di San Lorenzo, dove il segretario generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinale Lorenzo Baldisseri, ha presentato il documento preparatorio sinodale. Il porporato ha voluto prima rispondere a delle domande formulate da alcuni giovani (una studentessa universitaria fuori sede, un seminarista di origine cinese, un profugo pakistano, una coppia di sposi, uno studente di scuola superiore dell’Acr e una volontaria dell’UNITALSI), testimoni della vitalità di una Chiesa giovane e aperta a tutti.
«La vocazione all’accoglienza dei giovani» della Chiesa perugino-pievese».
A presentare al segretario generale del Sinodo «la vocazione all’accoglienza dei giovani della Chiesa di Perugia-Città della Pieve» è stato il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha parlato di «una missione specifica della nostra comunità diocesana per i giovani» rivolta non solo ai residenti, ma anche agli oltre trentamila studenti delle due Università (italiana e per stranieri) e a quanti giungono nel capoluogo umbro per lavoro. «La nostra Chiesa cerca di fare la sua parte – ha evidenziato Bassetti – impegnando in attività pastorali sacerdoti, religiosi, religiose e laici formati, perché possano il più possibile seguire i giovani. Spesso si seguono quelli di fede cattolica, ma occorre andare oltre, impostando un discorso più culturale, che possa essere proposto a tutti, perché la Chiesa, non dimentichiamolo, si rivolge all’intera umanità. Per questo sono convinto che per Perugia dal Sinodo sui giovani verrà un input particolare per quello che è già la sua vocazione e missione di educatrice delle future generazioni, perché l’Università, la Chiesa e la società civile hanno la stessa finalità».
Il contributo dei giovani perugino-pievesi per il Sinodo.
Il cardinale Baldisseri ha molto apprezzato le domande-testimonianze dei giovani, i cui contenuti vanno nella direzione del Sinodo che solleciterà non pochi quesiti, oltre a «suscitare – ha sottolineato lo stesso porporato – interesse e entusiasmo, iniziative diocesane, parrocchiali, cittadine e poi raccogliere materiale e esperienze da inviare alla Segreteria generale per elaborare l’Istrumentum Laboris, il documento affidato ai padri sinodali per l’Assemblea del 2018. Inoltre, per quanto concerne voi, direttamente, sappiate che dal prossimo 1 marzo sarà attivo un sito presso la Segreteria generale. Potrete rispondere e far rispondere al questionario online che vi è proposto. I dati raccolti in questo sito saranno di grande aiuto per la stesura del secondo documento di preparazione. Il contributo di tutti (gruppi, associazioni e singoli) fa sì che il documento rifletta, fedelmente o meno, la situazione e le sfide che il tema scelto intende trattare».
I giovani i «profeti» della società, della Chiesa e del mondo.
Baldisseri, nel presentare il documento preparatorio del Sinodo e soffermandosi sul significato delle parole «giovani, fede, discernimento vocazionale», ha incoraggiato i giovani perugino-pievesi ad essere «protagonisti, non gregari, anche in questa serata e in questa stupenda cattedrale espressione di profonda fede e di sublime arte, perché lo siete di fatto sempre, anche se non ve ne accorgete. Dovete essere coscienti di questo, perché voi siete il presente e il futuro della società, della Chiesa e del mondo. Questo fa parte del vostro DNA: fare progetti, proporli con forza e volerli realizzare, insomma sognare per profetizzare, come dice papa Francesco, che suole citare Gioele 3 in riferimento alle generazioni nel segno della profezia: “gli anziani avranno sogni e i giovani profetizzeranno».
Il Sinodo rivolto anche ai giovani “lontani” e non credenti.
Il segretario generale del Sinodo dei Vescovi ha ricordato l’attenzione che la Chiesa rivolge ai giovani, «affinché essi possano avere degli ideali e delle speranze. Oggi i giovani non hanno quella spinta per poter vedere il futuro. La Chiesa vuole che i giovani facciano una scelta per la loro vita futura e li vuole accompagnare in questo cammino. La Chiesa c’è e il Sinodo si occupa anche dei giovani “lontani” e non credenti, perché si vuole dare un contributo all’umanità intera, sostenendo i giovani ad essere i protagonisti della storia». Per essere tali, citando papa Francesco, il cardinale Baldisseri ha esortato i giovani «di andare controcorrente, di essere rivoluzionari nel ribellarvi alla cultura del provvisorio. Questo significa rischiare per una vita autentica e avere il coraggio di sporcarsi le mani. Chi non rischia non cammina..., ma per camminare occorre una guida, ad iniziare dal discernimento, e i giovani abbiamo il coraggio di farsi accompagnare... La Chiesa accompagna i giovani e lo vuole fare ancor più attraverso il Sinodo, che ascolterà tutto di loro ad iniziare dai loro dubbi. Non si può fare finta di niente, perché è Gesù a chiederci: “Mi vuoi aiutare a portare la croce affrontando le sfide del tempo presente?».
L’immagine-icona del cammino diocesano di preparazione al Sinodo.
L’incontro con il cardinale Baldisseri nella cattedrale di San Lorenzo è stato animato dal Coro diocesano giovanile “Voci di Giubilo” diretto da don Alessandro Scarda e concluso dallo stesso porporato con un “recital” di noti brani musicali eseguiti al pianoforte. I cardinali Baldisseri e Bassetti hanno consegnato ai sacerdoti incaricati di Pastorale giovanile per le sette Zone pastorali dell’Archidiocesi e ai rappresentanti di associazioni e movimenti giovanili il documento preparatorio del Sinodo. Al termine, al cardinale Baldisseri è stata donata da alcuni membri dell’equipe della Pastorale giovanile diocesana, guidata da don Riccardo Pascolini, una copia dell’immagine-icona che accompagnerà la Chiesa perugino-pievese lungo il suo cammino in preparazione al Sinodo. Si tratta di una raffigurazione, realizzata dall’iconografa Erica Lollini, del passo del Vangelo di Giovanni (1,36-39), che ritrae Gesù in cammino seguito dai due discepoli ai quali disse: “Venite e vedrete”.
«Come Gesù ha chiamato i suoi discepoli – spiega don Riccardo Pascolini –, così chiama ognuno di noi a un percorso interiore e a una disponibilità a mettersi concretamente in movimento». Nell’icona che accompagnerà tutti i giovani della Diocesi negli incontri in preparazione al grande evento del prossimo anno, fa notare don Pascolini, «sono raffigurate la cattedrale di San Lorenzo e la concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio di Città della Pieve, come segno di appartenenza e di vicinanza dei nostri percorsi di crescita per i giovani alla nostra Chiesa diocesana. Nei prossimi mesi nelle sette Zone pastorali si svolgeranno incontri con i giovani dedicati al questionario proposto nel documento preparatorio del Sinodo e l’indagine riguarderà anche e specificatamente tutte le realtà oratoriali e gli ambienti scolastici, in particolar modo le scuole superiori».
Un cammino di preparazione per quaranta giovani con tappa la “due-giorni” in montagna con il cardinale Bassetti.
«A luglio di quest’anno è previsto uno speciale appuntamento – annuncia il direttore della Pastorale diocesana giovanile –: una due giorni in montagna di studio e approfondimento per quaranta ragazzi e ragazze delegati, in rappresentanza di ogni Zona pastorale, insieme al cardinale Bassetti. Sarà un’occasione stimolante di riflessione sui temi proposti dal Sinodo, che i nostri giovani vogliono vivere da “protagonisti e non da gregari” raccogliendo l’invito del cardinale Baldisseri».