(ASI) Perugia - "La torre degli Sciri è uno dei simboli di Perugia ed il suo recupero è di grande rilievo non solo per l'area di via dei Priori, ma perché concorre alla rivitalizzazione di una parte importante del centro storico della città". La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, visibilmente soddisfatta, ha inaugurato oggi, mercoledì 29 gennaio, l'antica Torre degli Sciri ed i dodici appartamenti di edilizia residenziale pubblica realizzati nel complesso dell'ex convento. Alla cerimonia pubblica hanno partecipato il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, gli assessori regionali Rometti e Vinti ed il presidente di Ater Umbria Alessandro Almadori.
"Fino ad oggi - ha affermato la presidente Marini - la Torre, di fatto, era quasi sconosciuta ai più perché inglobata nel convento e mai aperta al pubblico. Ma è l'unica torre medievale di forma quadrangolare rimasta integra tra quelle che si ergevano a Perugia. L'apertura al pubblico della torre infatti potrà generare un nuovo flusso di turisti, il recupero di alloggi da assegnare a canone concordato per giovani coppie, in una zona in forte calo demografico, riporterà nuovi abitanti e la riqualificazione dell'area adiacente dà un nuovo volto ad una delle zone più belle della città. Questo intervento dunque – ha proseguito la presidente - rientra perfettamente nell'ottica della integrazione degli interventi del PUC2 che agisce in una parte di città in cui sono state realizzate e previste opere di rilievo (stazione del minimetro Cupa, recupero del parco del Campaccio, auditorium di San Francesco al Prato) proponendo una azione di "cucitura" con il recupero di un manufatto di pregio come il complesso degli Sciri e con il completamento della pavimentazione e dei sottoservizi di via dei Priori sino ai pressi di San Francesco al Prato". La presidente Marini ha infine sottolineato il "grande lavoro di squadra tra Regione, Comune ed Ater che ha permesso, proprio alla vigilia di S.Costanzo, di riaprire un complesso così importante dal punto di visto storico e sociale. E per questo, ha concluso la presidente, voglio ringraziare tutti coloro che hanno dedicato il proprio lavoro a questa realizzazione".
“Oggi è un giorno speciale- è stato il commento del Sindaco Romizi - oggi restituiamo simbolicamente la Torre degli Sciri alla città, frutto di importanti investimenti e di collaborazione tra gli enti. La Torre è la nostra torre e l’auspicio è che resti qui a vigilare sulla città, sulla sua voglia di cambiare e di riqualificarsi.”
Insieme alla Torre oggi sono stati presentati alla cittadinanza i lavori dei 12 appartamenti facenti parte dell’ex convento annesso recuperati dall’Ater e destinati alle giovani coppie.
“E’ bello immaginare che sotto questo monumento – ha proseguito il Sindaco - si possano ricreare dei nuclei familiari che verranno a vivere qui. Questi interventi, queste sfide, sono fondamentali insieme al recupero e all’ attenzione per i dettagli , per le nostre aeree verdi, per i nostri quartieri. C’è necessità di interventi non isolati ma di ragionamenti e cambiamenti che si sviluppino e inglobino più funzioni nei nostri quartieri. Solo così si può migliorare la vivibilità del nostro centro storico e di tutta la città”
L'edificio, acquistato dalle Opere Pie Riunite, ha una superficie coperta di 485 mq circa ed è ricompreso in una zona A di interesse storico ai sensi del vigente P.R.G. del Comune di Perugia.
Il progetto ha consentito il recupero della Torre, della Chiesa e di una porzione di edificio da destinare ad edilizia residenziale per complessivi 12 alloggi da locare a canone concordato a giovani coppie, mentre la Torre e la Chiesa saranno utilizzate dal Comune di Perugia per fini turistico-culturali.
Particolare attenzione, nell'esecuzione dell'intervento, anche alle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche con un alloggio che è stato appositamente dimensionato per la completa accessibilità di soggetti su sedia a ruote o con ridotte capacità motorie oltre all'inserimento di un impianto di ascensore nella zona centrale dell'edificio per l'accesso agli alloggi. Analoga attenzione a tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche.
I lavori sono stati svolti in stretta collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con la Soprintendenza. L'intervento realizzato non modifica in alcun modo né le destinazioni d'uso già esistenti né la struttura muraria dell'edificio e della Torre ed stato messo in essere un recupero strutturale e un risanamento conservativo dell'intero complesso facendo particolare attenzione all'area della Chiesa e a quella della Torre.
Oltre al complesso degli Sciri, nella giornata di inaugurazione si sono aperte le porte degli edifici storici antistanti quali l'Oratorio di San Francesco dei Nobili (gestito dai Volontari del Touring), la chiesa di San Luca di proprietà del Sovrano Ordine Cavalieri di Malta ed il Palazzo degli Oddi, Marini Clarelli.
- IL PUC DI PERUGIA
Il recupero del convento e della torre degli Sciri è uno degli interventi più rilevanti del PUC2 del Comune di Perugia, sia in termini di investimenti che di contenuti.
Il Piano Urbano Complesso della città di Perugia ha avuto un costo totale di 15.946.548 euro di cui 7.388.000 finanziati dalla Regione dell'Umbria, 2.431.146 dall'ATER, 1.006.000 al Comune di Perugia e 4.789.574 cofinanziati dai privati. Dal punto di vista fisico gli interventi ricompresi nel PUC riguardano tre ambiti di riqualificazione individuati nella riqualificazione degli spazi pubblici, nella nuova offerta di spazi per la cultura e lo spettacolo e nella nuova offerta di residenza.
Nell'ambito della riqualificazione degli spazi pubblici sono stati previsti e pressoché completati il rifacimento della pavimentazione Via dei Priori-Via degli Sciri; il completamento della pavimentazione Viale Indipendenza e Giardini; il restauro della Fontana di Sant'Ercolano (giardini di V.le Indipendenza); la Piazza Telematica in Via del Melo, con impianti di pubblica illuminazione e di video-sorveglianza; il potenziamento della pubblica illuminazione in ulteriori vie limitrofe alla Piazza Telematica; la manutenzione straordinaria e abbattimento barriere architettoniche nella scuola U. Foscolo; la realizzazione di un percorso per ipovedenti e la riqualificazione della scalinata di accesso al centro storico posta in Via Grecchi.
Nell'ambito degli spazi destinati alla cultura, spettacolo e turismo sono stati previsti gli interventi riguardanti il recupero e la funzionalizzazione dell' Area Santa Giuliana – Arena Umbria jazz, Palazzo Penna, Teatro del Cortone, Teatro di Figura, Rocca Paolina e Torre degli Sciri.
Nell'ambito degli interventi destinati alla residenza rientrano invece il recupero dell'edificio di proprietà comunale di Via Fratti per la realizzazione di 2 alloggi in locazione a canone sociale (che si aggiungono agli altri dieci alloggi realizzati con il Contratto di Quartiere) ed il recupero dell'ex Convento degli Sciri di proprietà ATER per la realizzazione di 12 alloggi in locazione a canone concordato.
Infine tra gli spazi destinati alla cultura, spettacolo e turismo è compreso l'intervento di recupero e rifunzionalizzazione della Torre degli Sciri di proprietà comunale.
Questo intervento ha avuto un costo di 536.394 euro, finanziato nel PUC2 con risorse POR-FESR pari a 331.567,37 euro e cofinanziato dal Comune per la somma di 204.826,63 euro.
Per il recupero dell'edificio ex Convento degli Sciri di proprietà dell'ATER Umbria, in cui sono stati realizzati n. 12 alloggi in locazione a canone concordato, il costo totale è pari ad 3.816.146 euro, finanziato nel PUC2 per l'importo di 1.385.000 euro, e cofinanziato dall'ATER Umbria per la somma di 2.431.146 euro.
Il costo del completamento dell'area del complesso degli Sciri, compreso l'intervento di rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi di Via dei Priori e Via degli Sciri, è pari a 563.796,78 euro, totalmente finanziato dal Comune di Perugia.
LA TORRE ED IL CONVENTO
La Torre degli Sciri la si incontra intatta percorrendo l'antica via Torrenam che uscendo dalla porta Trasimena si dirige verso il "Lago di Perugia". E' l'odierna via dei Priori, una delle cinque vie regali, la via sacra per eccellenza. Segnata da numerosi edifici religiosi, ciascuno con il suo stile, ciascuno con la sua storia. Alcuni subito a ridosso dell'isola degli Sciri: Santa Teresa degli Scalzi, l'Oratorio della Confraternita dei disciplinati di san Francesco, la Madonna della Luce, la chiesa dei Cavalieri di Malta, e via così di seguito come un lungo rosario fino alla enorme mole di San Francesco al Prato. La torre colpisce perché sola. Non addossata ad altri edifici, non scapitozzata, non inglobata. Unico esempio in una città che di torri ne aveva molte. E di queste, numerose ancora in piedi ma ben confuse nell'edilizia successiva. Lungo la via dei Priori se ne contano cinque. Il nome della Torre viene dalla famiglia che ne fu proprietaria dalla fine del XVI, aveva fatto parte in origine delle case degli Oddi, come il vicino Palazzo omonimo, oggi Marini-Clarelli. L'antica famiglia degli Sciri, annoverata tra i casati gentilizi, vanta alcuni eminenti personaggi, tra cui Sciro, autore delle "Memorie di Perugia dall'anno 1520 all'anno 1544". Le torri avevano i nomi, presi in prestito da una delle famiglie proprietarie, ma a volte avevano anche i soprannomi. Costruite a difesa delle isole nobiliari, diventano col passare del tempo uno status symbol, marcano la differenza di classe, stavano a significare presenze "importanti". La maggior parte infatti si trovava in "terra vecchia", in gran parte perite sotto i colpi delle aspre contese con il dominio della Chiesa sulla città, come nel caso delle torri dei Baglioni. Le altre, perdendo importanza e funzione, perdono a poco a poco anche la svettante forma, perdono l'individualità, entrano a far parte di altri edifici.
La Torre degli Sciri è stata anche chiamata Torre degli Scalzi, dall'ordine dei Carmelitani Scalzi della vicina chiesa di Santa Teresa, e ancora, Torre delle Becchette. Quest'ultimo nome deriva dal modo in cui venivano chiamate le ragazze dell'istituto che Suor Lucia Tartaglini da Cortona fondò nel 1680. Suor Lucia mise insieme diversi edifici: la casa ricevuta in dono da Caterina della Penna Oddi, che ne entrò in possesso una volta estinta la famiglia degli Sciri, un edificio contiguo acquistato dalla compagnia del Santo Anello ed il monastero delle Bartolelle. Il convento ospitava una congregazione di suore laiche che, nel secolo scorso, svolsero una importante opera di assistenza per i bisognosi ed i giovani in difficoltà.
Il convento e la torre erano un unico organismo e l'accesso alla torre, che nei primi 4 livelli era occupata da spazi del convento, avveniva dal quarto piano dell'immobile e alla copertura si accedeva con un sistema di ballatoi serviti con dei pioli in ferro fissati alla muratura.
Con l'intervento effettuato ora su progetto dell'arch. Maria Teresa Iaria, si accede in cima, da piano terra, mediante una comoda e agevole scala (malgrado i 288 scalini) che gira sul perimetro della torre e permette di godere di un panorama mozzafiato.
NOTE SULL’INTERVENTO DI ACQUISTO E RECUPERO IN PERUGIA – VIA DEGLI SCIRI
N. 12 ALLOGGI A CANONE SOCIALE + SPAZI PUBBLICI A CURA DI ATER
Finanziamenti
La Regione, con Deliberazione n. 1076/2009, ha approvato la graduatoria dei PUC2 di cui al bando approvato con DGR n. 351 del 07.04.2008 nella quale risulta inserito il progetto presentato dal Comune di Perugia "Riqualificazione integrata per parti - Rivitalizzazione diffusa". Tra gli interventi individuati è ricompreso il recupero dell’edificio denominato Torre degli Sciri. Il progetto ha per oggetto il recupero della Torre, della Chiesa e di una porzione di edificio da destinare ad edilizia residenziale per complessivi 12 alloggi da locare a canone concordato a giovani coppie.
L’edificio oggetto del presente progetto di recupero, acquistato dalle OPERE PIE RIUNITE, risulta catastalmente censito al foglio 402 particelle 35 e 36, ha una superficie coperta di 485 mq circa ed è ricompreso in una zona A di interesse storico ai sensi del vigente P.R.G. del Comune di Perugia.
Dati Tecnico/economici
N. APPARTAMENTI |
12 |
SUPERFICIE UTILE |
MQ. 730 |
SUPERFICIE NON RESIDENZIALE |
MQ. 280 |
COSTO TOTALE RECUPERO ALLOGGI |
€ 2.499.981 |
ACQUISTO EDIFICIO |
€ 1.182.019 |
COSTO TOTALE SPAZI COMUNALI |
€ 536.394 |
TOTALE ACQUISTO E RECUPERO |
€ 4.218.394 |
FINANZIAMENTO REGIONALE PUC ALLOGGI |
€ 1.400.000 |
FINANZIAMENTO COMUNALE PUC |
€ 536.394 |
FINANZIAMENTO A CARICO ATER |
€ 2.282.000 |
TOTALE FINANZIAMENTI |
€ 4.218.394 |
Caratteristiche dell’edificio pre-intervento
Il recupero del convento e della torre degli Sciri è uno degli interventi più rilevanti del PUC2 del Comune di Perugia, sia in termini di investimenti che di contenuti.
Il convento ospitava una congregazione di suore laiche che nel secolo scorso svolsero una importante opera di assistenza per i bisognosi ed i giovani in difficoltà.
La torre degli Sciri, di proprietà comunale, è uno dei simboli della città, ma di fatto è sconosciuta ai più perché inglobata nel convento e mai aperta al pubblico.
Di grande impatto sull’area di via dei Priori, ma in generale sulla città è il recupero di questo immobile, per diversi aspetti. in termini di rivitalizzazione dell’area, in quanto l’apertura al pubblico della torre genererà un nuovo flusso di turisti, in termini di nuova offerta di residenza, in una zona in forte calo demografico ove vengono recuperati alloggi da assegnare a canone concordato per giovani coppie, in termini di riqualificazione fisica, in quanto la ristrutturazione del complesso con la nuova pavimentazione della zona (sempre prevista nel PUC) ed il recupero come auditorium di San Francesco al Prato daranno un nuovo volto ad una delle zone più belle della città.
Nell’ottica della integrazione degli interventi il PUC2 agisce in una parte di città in cui sono state realizzate e previste opere di un certo rilievo (stazione del minimetro Cupa; recupero del parco del Campaccio; edificio direzionale sull’attuale parcheggio di Via Pellini; auditorium di San Francesco al Prato) proponendo una azione di “cucitura” con il recupero di un manufatto di pregio come il complesso degli Sciri e con il completamento della pavimentazione e dei sottoservizi di via dei Priori sino ai pressi di San Francesco al Prato.
Ad oggi il convento e la torre sono un unico organismo. L’accesso alla torre, che nei primi 4 livelli era occupata da spazi del convento, avviene dal quarto piano dell’immobile. Solo dal quarto piano è percepibile l’interno della torre, un volume a tutta altezza per oltre 20 metri di notevole suggestione.
L’accesso al convento avveniva da via degli Sciri, una stradina ad “U” che entra ed esce su via dei Priori. Il convento, in un discreto stato di conservazione, si articola su quattro piani per una superficie utile di circa 1000 mq.
Al piano terra, oltre all’ingresso si trovavano locali di deposito e magazzini, oltre a un garage e locali commerciali di altra proprietà.
Il primo piano ospitava spazi comuni, camere, una piccolo ambiente per il culto di circa 30 mq con annessa cappella ricavata nel volume della torre.
Al secondo e terzo piano si trovavano altre camere, che occupavano anche la torre.
Al quarto piano vi erano dei sottotetti abitabili ed una terrazza da cui si accedeva alla torre realizzata interamente con pietra a spacco che si rastrema internamente ai diversi piani. La dimensione planimetrica è di circa metri 7 x 7 con uno spessore delle murature di circa 1.5 metri.
Il volume, come detto in precedenza, è a tutta altezza; alla copertura si accedeva con un sistema di ballatoi serviti con dei pioli in ferro fissati alla muratura.
Caratteristiche dell’intervento e sua destinazione d’uso
Il progetto di recupero prevede il recupero del convento per la realizzazione di n. 12 alloggi mentre per la torre e per la Chiesa a fini turistico-culturali.
In particolare, i piani saranno così articolati:
piano interrato E.r.s.: con destinazione a cantine e/o a servizio dei piani superiori.
piano terra Comune: zona a disposizione e accesso alla torre dalla porta che da direttamente su via dei Priori;
piano terra E.r.s.: n. 1 alloggio con soggiorno, 2 camere e bagno, uno spazio comune, un cortile per accedere all’ascensore interno di collegamento dei vari livelli;
piano primo Comune: Chiesa, cappella e scala di collegamento per l’accesso alla torre;
piano primo E.r.s.: n. 4 alloggi composti da soggiorno con angolo cottura, una o due camere, disimpegno, almeno un servizio igienico completo. Gli alloggi n. 4 e 5 sono duplex con zona giorno a questo livello e zona notte al piano superiore; l’alloggio n. 3 è appositamente dimensionato per la completa accessibilità di soggetti su sedia a ruote o con ridotte capacità motorie;
piano secondo E.r.s.: n. 3 alloggi composti da soggiorno con angolo cottura, una o due camere, disimpegno, almeno un servizio igienico completo;
piano terzo Comune: torre
piano terzo E.r.p.: n. 3 alloggi composti da soggiorno più angolo cottura, una camera, disimpegno e un servizio igienico.
piano quarto Comune: torre
piano quarto E.r.p.: n. 1 alloggio con accesso dalla scala condominiale, composto da soggiorno con angolo cottura, una camera e un servizio igienico completo.
L’intervento ha visto la rimozione di tutte le superfetazioni, all’interno del cortile, e la demolizione dei due solai presenti e frutto di recente aggiunta.
Materiali e sistema costruttivo
-Struttura portante: in muratura di pietrame e/o mattoni è stata localmente consolidata e integrata; non sono state realizzate nuove aperture verso l’esterno se non all’interno del cortile e nel solo piano terra non visibile dall’esterno;
-Orizzontamenti: i solai, parte in laterocemento di recente costruzione, parte in volte di laterizio, parte in legno sono stati oggetto di consolidamento;
-Scale: le scale esistenti sono state mantenute con lievi modifiche;
-Coperture: parte in legno e parte in travi “Varese” e tavelloni con manto in coppi, sono state consolidate e realizzate ex novo con struttura portante in travi di legno e sovrastante tavolame. È stata in opera una guaina impermeabilizzante ardesiata e il manto in coppi è stato rimontato; i canali ed i pluviali sono stati sostituiti con nuovi in rame completi di terminali in ghisa;
-Finitura esterna: originariamente in pietra a vista in buono stato di conservazione sarà mantenuta. In particolare tutte le cornici esistenti saranno pulite e recuperate;
-Infissi esterni: originariamente in legno saranno sostituiti con analoghi ma con vetrocamera per l’isolamento termo-acustico degli ambienti; in particolare l’oscuramento degli ambienti sarà garantito tramite ante d’oscuro interne;
-Impianto di ascensore: il progetto prevede l’inserimento di un impianto di ascensore nella zona centrale dell’edificio che servirà gli alloggi fino al piano terzo;
-Intonaci interni: in gran parte realizzati ex novo a base di calce;
-Impianto di riscaldamento: gli alloggi saranno dotati di impianto di riscaldamento del tipo “a termosifone” con radiatori in alluminio e caldaia singola a condensazione alimentata a gas metano con aspirazione e scarico mediante tubazioni a doppia parete per le quali sono stati previsti appositi cavedii dal piano terra fino alle coperture;
-Impianto igienico-sanitario: tutti gli alloggi sono dotati di almeno un servizio igienico completo di lavabo, vaso igienico con cassetta di scarico a doppio comando, bidet, doccia, finestra apribile e/o adeguato impianto meccanico per l’aerazione degli ambienti; al fine di limitare gli interventi in traccia per il passaggio delle canalizzazioni sono state previste apposite controparti in laterizio forato all’interno dei bagni;
-Altri impianti: tutti gli alloggi sono dotati di tutti le dotazioni impiantistiche standard (impianto elettrico completo di sistema di ricezione TV e TV SAT, linee telefoniche, etc.).
Servizi primari
Tutti i servizi quali fognature, luce, acqua, gas e telefono sono allacciate alle condotte e canalizzazioni già presenti nelle vie circostanti.
Barriere architettoniche
L’intervento risulta conforme alle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche con un alloggio appositamente dimensionato per la completa accessibilità di soggetti su sedia a ruote o con ridotte capacità motorie.
Risparmio energetico
Sono previsti tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche previsti dalla L. 10/1991 e dalle normative vigenti.
Vincoli
Attualmente l’immobile interessato dall’intervento è soggetta ai seguenti vincoli specifici.
- Zone di interesse archeologico riconosciute con D.G.R. n. 5847/96 ai sensi del D.Lgs n. 42/04 art.142 lett. m ex legge 431/85 art.1 lett. m. Aree interessate da strutture archeologiche o materiali antichi. Sono escluse dal presente vincolo le aree di cui all’art. 142 comma 2 del D.Lgs. n. 42/04.
- Aree ammesse a consolidamento ex art. 2 L. 64/74 e(L.R. n. 65/78)
Misure necessarie ad assicurare la conservazione del bene
Al fine di assicurare la conservazione del bene si è provveduto alla esecuzione dei lavori in stretta collaborazione e accordo con l’Amministrazione Comunale e con la stessa Soprintendenza. L’intervento non modifica in alcun modo ne le destinazioni d’uso già esistenti ne la struttura muraria dell’edificio e della Torre.
Indicazione degli obiettivi di valorizzazione e tempi di intervento
Al fine di valorizzare il bene è stato messo in essere un recupero strutturale e un risanamento conservativo dell’intero complesso facendo particolare attenzione all’area della Chiesa e a quella della Torre.
Progettazione, Direzione ed esecuzione dei Lavori
Il progetto e la Direzione dei lavori dell’intervento è stata espletata dal Servizio Tecnico dell’Azienda.
L’Impresa appaltatrice dei lavori è la ditta GALLI ANTONIO Costruzioni Edili.