(ASI) Nonostante manchino ancora provvedimenti di natura legislativa e circolari interpretative che facciano completamente chiarezza sull'argomento, dal 13 dicembre scorso, per i ristoratori e per chiunque somministri alimenti e bevande, è scattato l'obbligo di fornire indicazioni scritte ai clienti sugli ingredienti che possono scatenare allergie alimentari contenuti nei piatti dei loro menu.
Confcommercio e Fipe (Federazione dei Pubblici Esercizi) si sono però già attrezzate per limitare al massimo i disagi per gli imprenditori e ridurre al minimo il tempo da dedicare a questi adempimenti. Hanno infatti realizzato un software che permette di offrire un servizio di assistenza personalizzata e gratuita, grazie al quale adeguare il proprio menu alla nuova normativa sugli allergeni, in pochissimo tempo e a zero costi.
Lo Sportello allergeni sarà attivo anche a Expo Tecnocom 2015, la grande manifestazione biennale dedicata ai pubblici esercizi e all'arte bianca, presso lo stand Confcommercio, i giorni 16, 17 e 18 febbraio, dalle ore 16 alle ore 17,30.
Il software Confcommercio – Fipe facilita l'identificazione degli allergeni contenuti nei piatti preparati. L'elenco degli allergeni individuati sarà stampato e consegnato all'impresa, in modo che lo possa allegare al menu.
Le indicazioni sugli allergeni devono essere fornite sia per i cibi che per le bevande, ma è evidente che se una bevanda od un cibo non contengono allergeni (es. pesce e bistecca) non occorrerà fornire alcuna indicazione.
Per facilitare una corretta informazione alla clientela, sarà inoltre fornito alle imprese UN CARTELLO INFORMATIVO che, posto in maniera visibile nel locale, avviserà gli utenti che i cibi e le bevande che vengono somministrate possono contenere allergeni, invitando coloro che soffrono di allergie o di intolleranze ad avvisare il personale di servizio e/o a consultare l'elenco specifico.
"A tre anni dalla pubblicazione del regolamento e a quasi due mesi dalla sua applicabilità – denuncia Romano Cardinali, presidente Fipe – Confcommercio della provincia di Perugia – gli esercenti italiani attendono ancora di sapere quali indicazioni dovranno fornire e come lo dovranno fare. L'inerzia dei nostri governanti è inaccettabile, sia nei confronti dei consumatori con problemi di allergie che degli operatori economici sui quali incombe anche un severo regime sanzionatorio in caso di inadempimento. Anche per questo motivo abbiamo dovuto organizzarci".
Fipe – Confcommercio ha predisposto una metodologia semplificata di comunicazione degli allergeni dei prodotti somministrati, validata dal ministero della Salute, inserita all'interno del manuale di corrette prassi igieniche (HACCP) e ha predisposto il software di gestione del problema, per fornire un aiuto a ristoratori, baristi, pasticceri, gelatieri e gastronomi.