(UMWEB) Perugia. Proseguono i controlli disposti nell’area dell’assisano dal Questore di Perugia e finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti.
Qualche giorno fa la Volante del Commissariato di Assisi han notato una vettura tra Rivotorto e Capodacqua che sostava sul margine destro della carreggiata.
A bordo c’era un uomo mentre un secondo soggetto stava risalendo la scarpata di un piccolo fosso a margine della strada.
Gli agenti, allertati i colleghi della sezione polizia giudiziaria del Commissariato, procedevano al controllo dei due soggetti.
L’attività proseguiva da parte del personale appostato che, dopo il controllo, non perdeva di vista il veicolo.
I due, allontanatisi, dopo poco facevano nuovamente ritorno nel medesimo punto e, uno dei due, scendeva dal mezzo e, facendosi luce con la torcia del telefonino, saliva e scendeva la scarpata del fosso come alla ricerca di qualcosa.
A quel punto i poliziotti, con l’ausilio della volante, si avvicinavano nuovamente al veicolo e procedevano a controllo.
I due venivano identificati per due albanesi del ’92 e la perquisizione personale a loro carico dava esito negativo.
Positivo, invece, l’esito del controllo esteso al mezzo: nascosti in una confezione di caramelle, i poliziotti hanno infatti trovato 18 involucri di cocaina per un peso complessivo di 17,06 grammi.
Inoltre i due stranieri deteneva rispettivamente 100 e 200 € in banconote da 50 € in merito alle quali nessuno dei due era in grado di addurre argomenti che ne facessero ritenere lecita la provenienza: deve ritenersi verosimile che siano il provento dell’attività di spaccio.
Date le circostanze, gli agenti si recavano anche presso il domicilio dei due, sito in Assisi, rinvenendo l’ulteriore somma di 7.000: anche in relazione a tale denaro, gli agenti non ricevevano alcuna spiegazione dovendosi verosimilmente ritenere che la somma sia da ricondurre a precedenti cessioni e, comunque, ad attività illecite.
Accompagnati negli uffici del Commissariato, i due sono stati tratti in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, associati al carcere di Capanne.