foto bullismo parlamene tu 2Canuti: “Presto una serie di incontri rivolti alle famiglie per conoscere e sconfiggere questo fenomeno”


(UMWEB) Perugia – Un argomento sempre più alla ribalta delle cronaca, contro il quale non va mai abbassata la guardia. Oggi sono stati i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Goffredo Mamelli di Deruta a parlare di “Bullismo e cyberbullismo, palamene tu!”, organizzato dal comune di Deruta, Cesvol e associazione “I ragazzi di Ferro”. A salutare gli alunni sono stati Michele Toniaccini e Cristina Canuti rispettivamente sindaco e assessore alle politiche sociali del comune di Deruta, convinti nel rimarcare come sia importante una azione congiunta tra Amministrazione Comunale, scuola e famiglie per attivare una campagna educativa, che arrivi al cuore dei giovani, finalizzata alla repressione ma anche alla prevenzione di fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo. Ad organizzare il dialogo con i ragazzi sono stati Laura Leandri Psicologa della Zona Sociale N 4 dell’Umbria , la Sociologa Dottorini, Maria Grazia Luchetti e Annalisa Aluigi Avvocati dell’associazione “I ragazzi di Ferro” e Giancarla Maio Presidente associazione. Dopo le spiegazione sulla definizione di bullismo, come fenomeno sociale il focus si è spostato sui ragazzi proprio per rispettare le finalità del convegno che chiedeva: “Parlamene tu!”. Una meravigliosa catarsi è esplosa nell'aula della scuola. Ragazze coraggiose che sono riuscite a raccontare la loro esperienza di fronte ai compagni attoniti, che non riuscivano a credere alle loro orecchie. Anna (nome di fantasia) con forza e coraggio ha alzato la mano, sguardo fiero e occhi gonfi: "io sono caduta in depressione per un anno, mi ero chiusa, non mangiavo più, subivo i comportamenti del bullo e ho cominciato a tagliarmi, poi con forza e l'aiuto dei miei genitori sono riuscita a uscirne. Con fatica ma oggi posso dirlo". L'intervento di Anna è stato un punto di svolta; tante mani alzate tanti sguardi attenti, una valanga di riflessioni, stimolate sapientemente dalle psicologhe. Un vero esempio di come una comunità, con un semplice incontro, è riuscita ad aprire il vaso di Pandora, a far parlare si sé questi adolescenti sempre più abituati confrontarsi attraverso un telefonino, ma tanto bisognosi di un confronto diretto con il mondo adulto. L’incontro è stato un crescendo di emozioni che hanno stravolto il programma didascalico del convegno. Vista l’indiscussa riuscita dell’esperimento l’assessore Canuti, insieme alle psicologhe intervenute, hanno deciso di programmare una serie di appuntamenti con le famiglie sul tema del Bullismo, da realizzare al di fuori della scuola, per venire incontro ai genitori, spesso ignari del difficile percorso di crescita che i propri figli adolescenti si trovano a vivere.


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