I leader religiosi nella città serafica per la preghiera ecumenica per il Creato; Bagnasco: “Basta lo sfruttamento della natura a vantaggio di pochi”
Monsignor Sorrentino: “Serve un sussulto di responsabilità proprio da qui, dove portiamo l’eredità spirituale del Cantico delle Creature”
ASSISI – “Serve un sussulto di responsabilità partendo proprio da Assisi che ha una vocazione speciale perché porta l’eredità spirituale del Cantico delle Creature”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino introducendo i lavori della prima giornata della preghiera ecumenica per il Creato in programma fino a domani sabato 1° settembre nella città serafica con i leader religiosi tra cui il cardinale Angelo Bagnasco, in qualità di presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, che a margine della cerimonia ha sottolineato l’impiego di “dare seguito alle parole del Santo Padre che ci invita al rispetto del Creato. Questo significa un cambiamento di mentalità, un superamento degli egoismi che mirano allo sfruttamento della natura a vantaggio di pochi”. Dopo le varie riflessioni i leader religiosi hanno fatto il “rito della spogliazione”, scrivendo su un piccolo foglio di carta le cose, i pensieri e le azioni di cui si vogliono spogliare e lasciandoli proprio nel Santuario eretto un anno e mezzo fa. La cerimonia è stata caratterizzata anche dalla partecipazione di Medahaine e Dejen, i due eritrei accolti da alcuni mesi nel Vescovado di Assisi dal vescovo Sorrentino che hanno tenuto in mano un vaso di vetro dove i vari protagonisti dei movimenti coinvolti nella prima giornata dell’iniziativa hanno dato un nome alle “lacrime dei popoli e della Terra”. Sono poi seguiti diversi momenti di meditazione e riflessione con l’intervento dell’arcivescovo Bernard Ntahoturi, rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede e direttore dell’Anglican Centre a Roma, dell’archimandrita del trono ecumenico Athenagoras Fasiolo, rappresentante del patriarcato ecumenico, del rev. Martin Junge, segretario generale, Federazione Luterana mondiale, del rev. Elisabeth Bussmann, diocesan Environment officer (diocesi Anglicana d’Europa), del rev. Henrik Grape, senior adviser on Care for Creation, di Maria Elena Lacquaniti, membro della commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e monsignor Bruno-Marie Duffé, segretario del dicastero per il servizio dello Sviluppo umano integrale del Vaticano. Al termine della cerimonia i leader religiosi insieme a tutti i presenti si sono portati in processione alla Basilica di Santa Chiara dove, di fronte al crocifisso di San Damiano che parlò a San Francesco, hanno acceso dodici ceri in ricordo delle dodici tribù di Gerusalemme e quindi a simboleggiare l’umanità. L’iniziativa si conclude sabato mattina con la partenza del pellegrinaggio Assisi-Gubbio dal Santuario della Spogliazione alle ore 9,00, il passaggio sul sagrato della Basilica di San Francesco (ore 10,00) dove i leader religiosi leggeranno la dichiarazione congiunta che sarà portata in pellegrinaggio in Polonia in occasione della Cop24.