Partite ufficialmente le celebrazioni ritiane. Sindaco Emili: "Onorati per la devozione di questo popolo"
(ASI) - Dbayeh (Libano), - "In più di mezzo secolo di incontri annuali mai era capitato di ritornare sullo stesso luogo. Quest'anno abbiamo voluto rompere questa tradizione e ci ritroviamo di nuovo qui, in Libano, per la seconda volta, per rendere testimonianza della grande devozione per il culto di Santa Rita che il popolo libanese manifesta e sempre in costante crescita": queste le parole pronunciate questa mattina dal sindaco di Cascia Gino Emili, a Dbayeh (hinterland di Beirut), in occasione della cerimonia di accensione della "Fiaccola della pace".
Con la cerimonia odierna, officiata dal Nunzio Apostolico Gabriele Caccia all'interno della chiesa annessa al complesso studentesco che porta il nome di Santa Rita, alla presenza di autorità civili e religiose, prendono ufficialmente il via le celebrazioni per il 57° gemellaggio di pace nel nome della santa. La delegazione della Fiaccola è partita ieri alla volta del Libano guidata dal sindaco Gino Emili e Padre Mario De Santis Rettore della Basilica di S. Rita. Prendono parte al viaggio tra gli altri anche don Simone Maggi Rettore dell'Opera S. Rita di Roccaporena, Egildo Spada Presidente del Consorzio BIM e sindaco di Poggiodomo, Diego Catanossi Direttore dell'Opera S. Rita di Roccaporena. La delegazione, accompagnata da Roma da Padre Tarek, è stata accolta con grande calore e gioia da Padre Chawki Raffoul un altro sacerdote maronita, che insieme a Padre Charbel ha curato i rapporti tra Cascia e il Libano. "Cascia – ha riferito questa mattina Emili - ogni anno intrattiene legami di amicizia, nel nome di Rita, con altre realtà italiane e internazionali. I festeggiamenti ritiani, che culminano il 22 maggio di ogni anno, hanno come momento centrale proprio l'incontro di pace e fraternità con luoghi anche geograficamente molto lontani, ma vicini nella condivisione dei valori del messaggio di Santa Rita. Siamo qui, ad accendere per la seconda volta la fiaccola ritiana che giungerà a Cascia il 21 maggio prossimo, anche come segno di ringraziamento per l'importantissimo gesto che il Signor Sarkis Sarkis ha voluto fare a Cascia donando un monumento di grandissimo valore artistico e devozionale, una statua di Santa Rita di grandi dimensioni e di pregevole fattura che verrà posta all'ingresso della nostra città, ad accogliere le migliaia di pellegrini che vengono da ogni parte del mondo ad onorare Santa Rita. In questa occasione della nostra visita in Libano potremo, in anteprima, poter visionare il monumento, che conosciamo solo in fotografia, che è stato realizzato dall'artista Libanese Nayef Alwan che ringrazio per l'impegno e la maestria profuse nella realizzazione". Nel suo intervento il sindaco di Cascia ha dedicato un ringraziamento particolare a padre Chawki Raffoul, "che ci ha voluti qui, nella sua città" e a Padre Charbel, "vero motore di questa impegnativa trasferta libanese, assiduo frequentatore di Cascia e instancabile promotore del culto di Santa Rita". Emili si è quindi detto onorato di incontrare il Patriarca Mar Bechara Boutros Rai che ha invitato a visitare Cascia. La delegazione rimarrà in Libano fino al 17 marzo, impegnata in diverse visite ai più importanti siti sacri e monumenti del luogo, così da approfondire la conoscenza della cultura e della tradizione del popolo libanese, dove il culto verso Santa Rita è davvero forte e radicato. La missione della delegazione sarà infatti quella di dar vita, all'interno di un evento storico e senza precedenti, ad un legame forte ed unico, che sia testimonianza della sconfinata diffusione della fede in Rita nel mondo e che si faccia promotore del messaggio di pace, solidarietà e perdono.