(ASI) Terni. Ancora una vittima per colpa dell'illogicità delle norme in questo paese, così si esprime Stefano Spagnoli Segretario Nazionale del sindacato di polizia Consap, dopo l'aggressione costata la vita al giovane David Raggi la notte scorsa a Terni.
Una tragedia che è figlia dell'ipocrisia con la quale trattiamo la vita umana, quella dei nostri concittadini e di quanti facciamo giungere via mare, terra e aria facendo loro credere che questa sia un paese in grado di accogliere tutto e tutti.
"Quanto accaduto dimostra quello che noi della Consap diciamo da anni ossia che non esistono più isole felici, che il degrado la fa ormai da padrone nelle nostre città e che le Forze dell'ordine hanno le mani legate.
Un assassino – prosegue Spagnoli - che si trovava nel nostro paese per un cavillo di legge, una sospensiva del Tar al rigetto della sua richiesta di asilo politico, la riprova della mancanza della certezza del diritto, con le procedure di tutela giudiziaria che si attivano anche al cospetto di un personaggio pericoloso che era già stato espulso con accompagnamento dall'Italia".
Per attivare la politica del "porte aperte a tutti" occorrono Forze di Polizia adeguate per numero, dotate di mezzi e adeguatamente motivate e strumenti legislativi efficaci, sennò prende piede la legge del più forte, con gli italiani e tutta la cosiddetta parte sana della società a fare carne da macello per disperati senza arte né parte capaci solo di aggredire ed uccidere per una birra.
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