fotoIl vescovo: “Sii sempre gioioso, la tua gioia sia quella di tutto il popolo che il Signore oggi ti affida”

(UNWEB) ASSISI – “La tua gioia deve essere la gioia dei fratelli e in questa la gioia di Dio. Sii Simone il sacerdote della gioia”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, durante l’omelia della liturgia di ordinazione presbiterale di don Simone Petrosino concelebrata, nel pomeriggio di domenica 15 settembre, da numerosi presbiteri nella cattedrale di San Rufino, gremita di popolo in festa ed esultante per il novello sacerdote diocesano. Durante la cerimonia il vescovo ha consegnato il piano pastorale e affermato che “il tema su cui porremmo l’attenzione quest’anno è quello dei sacramentali che ci fa stare dentro il grande orizzonte della liturgia in cui un prete è impegnato, in prima persona soprattutto nella celebrazione della santa eucarestia, ma anche in tutte le altre espressioni della vita liturgica”. Rivolgendosi ancora a don Simone gli ha detto che la sua vita dovrà “essere tutta una benedizione e quando avrai a che fare con la religiosità popolare, altro tema del nostro programma pastorale, fa in modo da valorizzarla così come la preghiera personale che tutti dobbiamo sempre più riscoprire come respiro della nostra esistenza. Guai a diventare un professionista delle funzioni liturgiche – ha continuato il vescovo - ; a celebrare in maniera meccanica. La tua esistenza caro don Simone dovrà essere tutta eucaristica, il tuo celebrare dovrà essere la tua vita. Ti ordino prete perché tu sia prima di tutto un uomo di preghiera e di preghiera sacerdotale perché la preghiera è un rapporto con Dio quindi non può prescindere da ciò che si è nel rapporto che con Dio si stabilisce. La Parola di Dio di questa domenica ti dà un’idea di ciò che questo significa. Il rapporto con Dio deve essere sempre anche un rapporto con i fratelli. Un sacerdote, i fratelli li porta sempre con sé, li serve anche nell’intimo della preghiera, si sprofonda, si inabissa nel rapporto con Dio, facendosi davanti a Dio premuroso servitore del suo popolo. Ogni sacerdote è ordinato per essere configurato a Lui. Oggi grazie a Dio è venuto il momento del tuo ‘Eccomi’. Non pretendere mai una gioia solitaria. La tua gioia deve essere la gioia dei fratelli e in questa la gioia di Dio. Oggi siamo un gregge che sta vivendo una grande crisi. Voi siete la generazione sacerdotale che dovrà riprendere da capo l’evangelizzazione. Sentite la gioia il privilegio di questo compito storico”. Al termine della cerimonia il neo prete ha ringraziato tutti coloro che lo hanno aiutato in questo percorso e hanno collaborato alla sua formazione.

La prima santa messa solenne sarà presieduta dal neo sacerdote domenica 22 settembre alle ore 17,30 nella chiesa di Sant’Andrea apostolo a Sigillo.


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