IMG 20190923 WA0007In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il centro diurno La Torre di Fratta Todina ha ospitato la cittadinanza per illustrare le varie fasi della malattia

(UNWEB) Todi   – In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, lo scorso 21 settembre, presso il Centro Diurno Alzheimer “La Torre” di Fratta Todina, diretto dalla dottoressa Marcella Caramella, il distretto Media Valle del Tevere della Usl Umbria 1 ha organizzato un pomeriggio di riflessione su questa patologia e di incontro tra gli operatori del Centro e la cittadinanza. E’ stata un’occasione per fare il punto sui servizi offerti dal Distretto e per conoscere più da vicino una malattia cronica e degenerativa che è in costante crescita nel mondo e che richiede una cura costante con personale qualificato.

“Il distretto della Media Valle del Tevere della Usl Umbria 1 – spiega la responsabile Maria Donata Giaimo – già da quale anno è in grado di garantire sia un ambulatorio per i pazienti affetti da disturbi della memoria a Marsciano, sia il Laboratorio di stimolazione cognitiva per la presa in carico precoce dei pazienti affetti da demenza e il Centro Diurno Alzheimer, entrambi collocati all’interno di Palazzo Rivelloni a Fratta Todina. E’ però altrettanto importante parlare della malattia in tutti i suoi aspetti con i cosiddetti caregiver, cioè coloro che poi nel quotidiano stanno accanto a questi malati, per supportarli e sostenerli, anche attraverso il contributo delle Associazioni”.

La demenza, infatti, è in aumento costante tra la popolazione ed è stata ormai definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una delle priorità di sanità pubblica mondiale: nel 2010 risultavano ammalate di demenza più di 35 milioni di persone e si stima che nel 2030 diventeranno almeno il doppio. In Italia il numero dei pazienti affetti da demenza è superiore ad 1 milione e di questi almeno 600mila sono malati di Alzheimer, che è la forma più frequente tra le demenze. Per la cura e l’assistenza, talvolta molto complessa, di questi pazienti nei diversi stadi della malattia sono coinvolti più di 3 milioni di operatori.
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