Da sx Walter Orlandi Gianluca Rossi Giuseppe SaccomandiCon 260 ore e 3 mesi di stage finanziato con il Fondo sociale europeo tramite Regione Umbria
Hanno aderito all'iniziativa formativa 14 ingegneri, meccanici e civili, e anche un architetto

(ASI) – Perugia, – Dopo la giornata di approfondimento a Foligno, lo scorso settembre, e il corso per ingegneri del novembre 2014, il Tucep torna sulla manifattura additiva o stampa 3d lanciando un nuovo percorso di formazione. I dettagli dell'iniziativa sono stati presentati nella sede dell'ente, all'interno di Villa Capitini, a Perugia, lunedì 11 maggio, da Gianluca Rossi, presidente di Tucep e professore ordinario della facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Perugia, alla presenza di Walter Orlandi, direttore generale dell'Azienda ospedaliera del capoluogo umbro, e Giuseppe Saccomandi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'ateneo perugino. In platea c'erano anche Andrea Bucci di Dimension 4, azienda coinvolta nel corso (insieme a Umbra group spa e Black & Decker) e Antonio Marinelli, presidente del Credito cooperativo umbro Bcc Mantignana.
"Questo è il primo corso in Italia, ad alto livello, specifico per ingegneri e architetti – ha spiegato Rossi – finalizzato all'applicazione di questa tecnologia che, forse erroneamente, viene chiamata 'stampa in 3d'. Si tratta, infatti, di macchine utensili additive, cioè nuovi strumenti per creare nuovi prodotti. Cerchiamo, anche con la nostra iniziativa, di costruire le competenze giuste per utilizzarle al meglio". "Con questa nuova tecnologia – ha continuato Saccomandi – si fa un passo avanti in direzione di una progettazione veramente tridimensionale in maniera standardizzata, precisa e trasmettibile da una parte all'altra del pianeta. L'argomento è centrale per il nostro dipartimento oggi. Se ne sono occupati tanti studenti e docenti attraverso tesi di laurea ed è al centro di tante attività di ricerca messe in campo per capire come costruirle in maniera più performante, perché eseguano il lavoro in tempi ridotti e usando materiali sempre più complessi, dalle plastiche fino, in futuro, a intonaci e materiali strutturali".
Il corso, finanziato con il Fondo sociale europeo tramite la Regione Umbria, prevede 260 ore di aula (già iniziate) e tre mesi di stage nelle aziende del territorio che hanno già messo la manifattura 3d nei propri strumenti di produzione. "Siamo la prima e forse l'unica azienda umbra che si occupa di stampa 3d in senso proprio – ha detto Bucci –. Non facciamo solo prototipazione ma utilizziamo la manifattura 3d come tecnologia di produzione con macchine per la stampa di plastica e metallo. Saremo di supporto al corso in termini di laboratorio e conoscenze". "Tutte le patologie – ha commentato Orlandi – hanno componenti individuali. Quindi queste tecnologie, di tipo 'custom made', personalizzate, saranno il futuro anche per l'attività ospedaliera, non sono in fatto di protesi biomedicali. Il futuro è qui, insomma, e anche noi sosteniamo il progetto di Tucep".
Il percorso, in particolare, metterà insieme argomenti teorici, inerenti a economia, lingua inglese, sicurezza sul lavoro e legislazione, e tecnici, riguardanti software specifici, progettazione di prototipi, ottimizzazione di materiali, economia di produzione, fra l'altro. "Servono nuovi progettisti e nuove competenze – ha concluso Rossi –. Noi puntiamo sui giovani perché facciano lo scatto di iniziare a 'Pensare additivo' come nel nostro invito 'Think additive', appunto, rivoluzionando totalmente i vecchi standard di progettazione e aprendosi al futuro dell'ingegneria meccanica e non solo".


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