Superate le aspettative per l'edizione 2015 della kermesse dedicata all'arte venatoria, che si è conclusa con un 15% in più di visitatori rispetto alla passata edizione. Le associazioni venatorie verso l'unità
(ASI) Bastia Umbra. Se i tantissimi visitatori che non hanno voluto mancare l'appuntamento con il Caccia Village lo confermano come l'appuntamento fieristico dedicato all'arte venatoria più importante del centro Italia, la consacrazione della manifestazione di Umbria Fiere come evento di caratura nazionale l'hanno data le associazioni venatorie che hanno scelto il Caccia Village per lanciare il loro messaggio di unità e di rinnovamento del mondo della caccia.
I presidenti nazionali delle principali associazioni venatorie –Gian Luca dall'Olio per Federcaccia, Lamberto Cardia per Enalcaccia, Osvaldo Veneziano per Arci caccia- si sono incontrati a Bastia per rilanciare la volontà di unirsi in una Federazione che rappresenti il settore. Per essere ascoltati –hanno precisato, tutti i presidenti concordi- dobbiamo parlare con una sola voce. E non solo nei confronti della politica, ma anche del mondo associazionistico e dell'opinione pubblica. Sono già due anni che il percorso verso una federazione unica è stato avviato pur nell'autonomia di pensiero di ogni singola associazione. Di fronte alla forte crisi che, negli anni, ha visto diminuire drasticamente il numero di cacciatori non è mancato il mea culpa delle associazioni per le attività non realizzate in passato. Ma –hanno auspicato gli stessi presidenti- ci sono ancora spazi per riconquistare spazi culturali, per far comprendere all'opinione pubblica che il cacciatore è in grado di gestire il territorio da un punto di vista ambientale ed economico. L'auspicio che esce dal Caccia village è, dunque, che il cacciatore possa tornare ad essere orgoglioso di essere cacciatore e che, in quanto tale, possa divenire interlocutore credibile per l'opinione pubblica, attraverso una serie di attività che sono state definite una "caccia senza fucile" che vanno dal volontariato contro il bracconaggio, alla partecipazione ai tavoli istituzionali di regolamentazione e controllo della caccia, alla presenza fattiva e collaborativa con gli altri attori sul territorio.
Aprirsi, dunque, ai giovani e all'opinione pubblica nel suo complesso, per far comprendere che anche l'arte venatoria ha un suo valore, culturale ed economico, sociale ed ambientale. Ed anche alimentare, come hanno sottolineato gli esperti presenti al focus che si è tenuto nella giornata conclusiva di Caccia Village, organizzato da Franchi Food Academy, sulla selvaggina cacciata. "Una carne –è stato sottolineato che ha qualità organolettiche importanti per la nostra alimentazione, è naturalmente bio e può essere uno strumento di valorizzazione economica e culturale del territorio." A una condizione: che si avvii un percorso comune tra istituzioni, ristoratori e rappresentanti dei cacciatori per un controllo e una regolamentazione del processo che porta la selvaggina dal bosco alla tavola.
"Ci aspettavamo di superare i 35.000 visitatori dell'edizione 2014 e ce l'abbiamo fatta –sono le parole di Andrea Castellani AD di Fiera Show- la manifestazione cresce ogni anno anche sul piano qualitativo dei servizi offerti al pubblico e agli espositori. Già abbiamo individuato altri aggiustamenti e novità che metteremo in campo per l'edizione 2016, sempre a Umbria Fiere nel secondo fine settimana di maggio. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo alla Regione dell'Umbria, sempre molto attenta al tema, a tutte le associazioni venatore regionali, Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Arci Caccia, CPA, Anuu, Italcaccia, l'Urca Umbria che ci hanno affiancato in maniera molto fattiva nell'organizzazione della manifestazione, alla Fitav nazionale, a Umbria Fiere che ci ha ospitato e, non per ultimo, al Comune di Bastia che ci ha fornito tutto il supporto necessario per l'allestimento dei campi da tiro".
Per la prima volta, una fiera Indoor aveva dei campi da tiro dove i cacciatori potessero testare le novità del settore armiero, grazie alla collaborazione delle principali aziende del settore. Un successo atteso, dunque, gli oltre 2500 tiratori e il folto pubblico di appassionati che hanno assistito anche allo show del campione del mondo Raniero Testa.
A proposito di novità, proprio ieri a Caccia Village è stato lanciato il prossimo appuntamento venatorio in Umbria, che è già considerata una prima mondiale: il 2 agosto al TAV Umbriaverde si terrà il 1° trofeo Double shot organizzato dal Club Calibro 16 per festeggiare il suo terzo anno di attività legata alla promozione del calibro 16 per la caccia, in collaborazione con Rizzini e Danesi sport che produrranno per l'occasione, rispettivamente, un nuovo sovrapposto da tiro e specifiche munizioni da tiro a volo.