Morte Monsignor Bromuri, il cordoglio della presidente della regione Umbria Marini
(ASI) Perugia– La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell’apprendere la notizia della scomparsa di monsignor Elio Bromuri, ha espresso in un telegramma inviato all’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Cardinale Gualtiero Bassetti il “profondo cordoglio e sincero dolore personale e della Giunta regionale ai familiari, alla Chiesa e alla comunità cattolica perugina ed umbra, all’arcivescovo Bassetti”.
“La sua scomparsa – afferma – priva la comunità umbra di un apprezzato esponente della Chiesa perugina che, fin da giovanissimo, ha svolto la sua azione pastorale nella nostra terra con dedizione e intelligenza. Si è poi impegnato soprattutto nel dialogo interreligioso attraverso il ‘Centro ecumenico e universitario San Martino’ da lui diretto. Docente di Storia della Chiesa all’Università per Stranieri di Perugia, è stato poi un rispettoso ed equilibrato giornalista, dirigendo ‘La Voce’, il settimanale di informazione religiosa della Conferenza Episcopale Umbra. La sua attività pastorale e culturale – aggiunge - è stata sempre orientata a valorizzare le acquisizioni del Concilio Vaticano II verso una continua opera di rinnovamento teologico e religioso per rafforzare la presenza della Chiesa nella comunità cristiana e nella società”.
“La comunità regionale – dice ancora la presidente – perde anche un’importante figura di riferimento per l’impegno che ha profuso in campo umanitario, fondando a Perugia il primo Centro internazionale di accoglienza, l’ostello in cui da mezzo secolo trovano ospitalità e attenzione persone in difficoltà, senza distinzioni di religione o luoghi di provenienza. In questi anni, durante i quali ho avuto modo in varie occasioni di incontrarlo oltre che di leggere i suoi editoriali – prosegue la presidente – ho potuto conoscere e apprezzare il suo modo di operare, volto al bene della società umbra, il suo forte impegno e la ricerca del dialogo non solo fra le diverse professioni religiose ma anche con le istituzioni, non facendo mancare la sua voce né il suo apporto concreto”.
Morte Elio Bromuri: “La chiesa perde una delle figure di maggior rilievo nel dialogo interreligioso” - il cordoglio della presidente Porzi
La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, “profondamente colpita dalla morte di Don Elio Bromuri si unisce al dolore della Chiesa perugina ed umbra, che perde una delle figure di maggior rilievo nel dialogo interreligioso. Sicura di interpretare il sentimento di tutti i consiglieri regionali umbri esprimo al Cardinale Gualtiero Bassetti i sensi del nostro più profondo cordoglio”.
“Uomo di fede profonda, raffinato intellettuale e giornalista di razza – dice Porzi -, Don Elio, nella sua prolifica attività di saggista e giornalista, ci ha offerto in tutti questi anni innumerevoli e mai banali spunti di riflessione e di analisi sociale e politica sulla realtà umbra e nazionale. Tutte qualità che nei miei precedenti incarichi amministrativi ho avuto il privilegio di apprezzare attraverso la conoscenza personale con lui e la condivisione di alcune significative esperienze. Come direttore de La Voce, Don Elio ha saputo interpretare e raccontare le ansie e i bisogni, le luci e le ombre della nostra complessa e ricca regione, formando tanti giovani giornalisti e regalandoci i suoi acuti e profondi editoriali settimanali che, da oggi, tanto ci mancheranno”.
Morte Elio Bromuri: “un punto di riferimento per i cattolici e i giornalisti umbri” - il cordoglio del vicepresidente Guasticchi
(ASI) “Profondo cordoglio per la morte di Don Elio Bromuri figura di spicco e punto di riferimento dei cattolici e dei giornalisti umbri. Perdiamo un religioso aperto e dialogante, un fine intellettuale di rilievo nazionale e un acuto osservatore della vita della nostra comunità regionale”. Così Il vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Marco Vinicio Guasticchi che esprime anche la propria vicinanza al cardinale Gualtiero Bassetti e alla comunità ecclesiale perugina e umbra. Per i miei incarichi istituzionali passati ho avuto il grande privilegio e piacere di collaborare con Don Elio in alcune iniziative pubbliche, apprezzandone sempre la sua grande cultura, intelligenza e sensibilità”.
Lutto – Il cordoglio del presidente della Provincia Mismetti per la scomparsa di monsignor Elio Bromuri. “Lascia una grande eredità morale e spirituale”
(ASI) Perugia, - Il Presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti si unisce all'unanime cordoglio per la scomparsa di monsignor Elio Bromuri, grande uomo di fede e figura di primo piano nel panorama culturale e sociale dell'Umbria. “Giornalista raffinato – ricorda Mismetti – storico direttore del settimanale 'La Voce', attento testimone di una società in continua evoluzione, monsignor Bromuri lascia una grande eredità morale e spirituale. Esprimo a nome mio personale, del Consiglio e dei dipendenti della Provincia le più sentite condoglianze al cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, all'intera archidiocesi perugino-pievese, ai familiari, ai collaboratori e alle tante persone che hanno avuto l'onore di essergli amiche”.
Scomparsa di mons. Elio bromuri: il cordoglio del Sindaco Romizi
(ASI) Apprendo con grande dispiacere la scomparsa di Monsignor Elio Brumori. La nostra comunità perde un uomo di enorme spessore umano, culturale, cristiano. Il suo impegno è stato costante nell’arco della sua vita come uomo di Chiesa, come giornalista, come intellettuale. Mancherà a questa città la sua propensione all’accoglienza, l’aiuto a chi ne aveva bisogno, la sua capacità di saper far dialogare anche mondi apparentemente diversi e lontani tra loro.
Così come accade con le più alte menti, Don Elio Bromuri lascia a tutti noi il suo pensiero e il suo insegnamento, come beni preziosi da custodire. Lo voglio ricordare con uno dei suoi insegnamenti: “Comunicare la Carità è necessario perché oggi vige il mondo dell’individualismo, del nichilismo, dell’arroganza del più forte. Oggi è necessario riportare al centro la Carità, ma non nel senso dell’elemosina data al poveretto, ma nel senso di una comunione tra le persone nel rispetto, nella dignità e nella libertà in un progetto comune di sviluppo della comunità umana”.
Morte Don Elio Bromuri – Cordoglio del sindaco di Deruta Verbena, “La città ha perso uno dei suoi più illustri concittadini”
(ASI) – Deruta, – Proseguono gli attestati di cordoglio per la scomparsa di Don Elio Bromuri. Ultimo, in ordine di tempo, è quello giunto dal sindaco di Deruta, Alvaro Verbena il quale si dichiara "profondamente colpito per la morte dell’illustre figlio di questa cittadina. Mi unisco al dolore della Chiesa perugina ed umbra, che perde una delle sue figure di maggior rilievo. Certo di interpretare il sentimento dell’intera Amministrazione Comunale, esprimo al Cardinale Gualtiero Bassetti i sensi del nostro piu' profondo cordoglio per la perdita di un sacerdote che ha saputo interpretare e trasmettere valori di alto profilo cristiano e sociale. Prelato di grande prestigio, dalle ineguagliabili doti sociali e umane, uomo di fede profonda, raffinato intellettuale, Don Elio, nella sua lunga ed intensa attività di saggista e giornalista, ci ha offerto in tutti questi anni innumerevoli spunti di riflessione e di analisi sociale e politica sulla realtà umbra e nazionale. Teologo e studioso tra i più importanti della comunità ecclesiale nazionale, ha sempre esaltato e valorizzato le sue origini derutesi, divenendo negli anni un costante punto di riferimento per la diocesi e l’Umbria intera. Un uomo con un grande spirito di apertura al dialogo, che nei miei incarichi amministrativi ho avuto il privilegio di apprezzare attraverso la conoscenza personale con lui e la condivisione di alcune significative esperienze. Come direttore de 'La Voce', Don Elio ha saputo interpretare e raccontare le ansie e i bisogni, le luci e le ombre della nostra complessa e ricca regione, formando tanti giovani giornalisti e regalandoci i suoi acuti e profondi editoriali settimanali. Alla famiglia Bromuri, invio le più sentite condoglianze per la scomparsa di Don Elio, ricordando con affetto e con fraterna stima, la sua continua vicinanza alla città di Deruta, che ha perso uno dei suoi più illustri concittadini”.