Assessore Luca Terradura, siamo chiamati ad una visione in prospettiva funzionale al bene della comunità
(ASI) Corciano. “Sono molto fiducioso sulla positiva conclusione della vicenda. La storia del punto ristoro al parco della Trinità va avanti da 15 anni e noi siamo chiamati a scegliere politicamente cosa vogliamo, non per avvantaggiare colui che in questo momento c’è ma per quello che vorremmo in futuro”.
L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Corciano, Luca Terradura, torna sull’annoso problema dell’area del Parco del Colle della Trinità dove sorge il punto di ristoro e si dice convinto che “massimo ad ottobre/novembre prossimo la vicenda possa definirsi, in accordo con Regione ed il Comune di Corciano, perché a prescindere dalla proprietà, il parco è pubblico e così va gestito”. In particolare la porzione di parco su cui insiste il punto ristoro (appartenente al Comune di Corciano mentre l’intero parco ricade anche in quello di Perugia – ndr) venne concessa in uso nel 1995 dall’allora Comunità Montana ad un privato, per una durata di 40 anni e la scadenza è prevista nel 2035. Fatto confermato con sentenza dal Tar dell’Umbria, al quale si erano rivolti l’associazione Colle della Trinità appoggiata dal WWF ricorrente verso il Comune ed il privato intenzionato ad ampliare la struttura, progetto ritenuto eccessivo dalla giustizia amministrativa. Con decisione del 2 dicembre 2013, il Consiglio di Stato ha statuito che l’area (già indicata come Pra 48 nel vigente Piano Regolatore - Parte Operativa), va connotata come “Zona bianca”, ossia non pianificata, e pertanto va definita una nuova destinazione urbanistica. In un recente incontro pubblico tra Amministrazione, Associazione Colle della trinità, attuale gestore e cittadinanza, l’assessore ha ribadito la volontà del Comune di mantenere un presidio in una zona di verde pubblico. “La nostra proposta – spiega Terradura - condivisa in sede di Commissione e predisposta anche sulla base delle indicazioni scaturite da incontri con l’Associazione Colle della Trinità e con i cittadini, prevede, nell’ambito della stipula di un’apposita convenzione urbanistica (e non per concessione diretta come in precedenza) la possibilità di realizzare una struttura in legno dalla superficie non superiore a 100 mq ovviamente predisposta secondo un criterio costruttivo che si sposi con l’ambiente circostante e secondo norme emanate dall’Amministrazione, della quale un terzo destinato a ristoro, un terzo a servizi igienici, servizi per portatori di handicap, spogliatoi attrezzati per gli appassionati di attività fisica ed un terzo per un’aula didattica, dove veicolare la storia del parco ed intraprendere attività di studio sulla flora e fauna dell’ambiente del Colle della Trinità, fruibile dagli appassionati e dalle scuole del territorio corcianese e di Perugia”. Terradura precisa inoltre che è la Comunità Montana ad avere attivato la convenzione con il soggetto privato che in questo momento, comunque, si dice convinto del progetto del Comune, mentre ad esprimere qualche perplessità l’Associazione Colle della Trinità “che abbiamo incontrato – ribadisce – favorendo le loro esigenze, in particolare l’aula didattica. Il contrasto riguarda il punto ristoro che si vorrebbe smantellato per intero e ricollocato altrove o assolutamente depotenziato da punto ristoro a semplice bar. Per il Comune ed anche parte degli abitanti – rimarca Terradura - è importante che lo spazio ci sia, soprattutto per sicurezza dei luoghi, in quanto un luogo vissuto è un deterrente per la microcriminalità, comunque essendo un bene pubblico dobbiamo ragionare per il bene della collettività. L’importante è mettere in atto, dopo 15 anni, un’operazione assolutamente inattaccabile. Cosa sulla quale sono fiducioso”.