Città di Castello si candida per un centro della mammella
(ASI) – Citerna, - Si è svolta a Citerna, una tavola rotonda incentrata sulle problematiche delle donne operate al seno a cui hanno partecipato Il Dott. Stefano Bravi responsabile della oncologia, il Dott. Luciano Carli della chirurgia senologica, la dott.ssa Daniela Felicioni Direttore del distretto Alto Tevere, oltre al Sindaco Giuliana Falaschi, il Vescovo di Città di Castello Domenico Cancian ed il Presidente dell’AACC Italo Cesarotti.
L’incontro è stata l’occasione per presentare i recenti dati sull’incidenza di questa patologia in Umbria e nell’Altotevere in particolare, le tecniche chirurgiche utilizzate e gli altri approcci terapeutici dalla chemio alla radioterapia, nonché i dati sullo screening per la diagnosi precoce della malattia ed infine anche il percorso diagnostico- terapeutico e della presa in carico delle donne con questa problematica. E’ stato messo in evidenza, inoltre, come nel corso degli ultimi anni vi sia stata una progressiva riduzione della mortalità a fronte di un progressivo aumento dell’incidenza e che a Città di Castello, nel 2014, siano stati eseguiti 204 interventi per neoplasia della mammella e 275 compresi quelli per patologia benigna. Molto toccante è stata anche la testimonianza di una rappresentante del gruppo "Le farfalle" che ha spiegato l’importanza della frequentazione del gruppo di mutuo aiuto per affrontare meglio un periodo così difficile della propria esistenza proprio attraverso la condivisione. L’AACC dal canto suo, attraverso il presidente, ha ricordato l’importante sostegno dato dall’associazione nel corso degli anni alla Asl 1, soprattutto nel settore dell’alta tecnologia diagnostica e non solo, che ha consentito di alzare lo standard qualitativo del servizio offerto ai cittadini. Sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute, Città di Castello avrebbe tutte le caratteristiche per diventare una Brest Unit, o meglio un Centro per la Mammella, il quale prevede un numero di nuovi tumori oltre 150/anno, la presenza della radiologia senologica, della anatomia patologica, della radioterapia, della oncologia, della chirurgia senologica, di un team multiprofessionale (anestesisti, fisiatri, fisioterapisti, psicologi, infermieri, dietisti) e di un volontariato presente nei punti nevralgici. Nel 2016 in Italia verranno individuate le strutture deputate al trattamento delle pazienti affette da neoplasia della mammella, e Città di Castello, si candida ad essere una di queste strutture sia per la presenza di tecnologie all’avanguardia (mammografi, IoRt e quant’altro), sia per un percorso rodato, sia per il numero di casi trattati.
Il Sindaco di Citerna, Amministrazione che ha ospitato ed promosso l’incontro, unitamente al Presidente Cesarotti, auspicano che la scelta ricada su Città di Castello che, come specificato, ha tutte le caratteristiche affinchè la candidatura diventi realtà, in modo tale che le donne affette da questa terribile patologia possano avere in loco il miglior trattamento possibile.