L’allarme del Prof Mannarino :” Con l’invecchiamento della popolazione raddoppieranno le fratture di femore In Umbria urge prevenzione "

(ASI) PerugiaI numeri parlano chiaro: a causa dell'alto indice di invecchiamento, si stima che a livello mondiale entro il 2050 le fratture di femore saliranno dagli attuali 1,6 milioni annui a 5-6 milioni; solo in Italia, si passerà da 86 mila fratture di femore, registrate nel 2000, a circa 150 mila entro il 2020. Si calcola che in Umbria le fratture di femore siano circa 2000 all’anno.

Fondamentali sono l'attenzione per la malattia nella fase di prevenzione e di prescrizione delle cure, che devono ridurre il rischio di frattura e di rifrattura, senza sottovalutare la motivazione del paziente a proseguire la terapia, spesso interrotta o non adeguatamente seguita, con grave spreco economico e conseguente inefficacia terapeutica.

Esperti del metabolismo dell’osso provenienti da qualificati centri italiani avranno modo di confrontarsi a Perugia su queste problematiche e fare il punto sugli avanzamenti e sviluppi nel campo della prevenzione e della cura dell’osteoporosi.

L' Osteoporosi – spiega il Prof. Elmo Mannarino, Presidente della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia, Direttore della struttura complessa di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera di Perugia- è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze negative sociali ed economiche ed è spesso sottovalutata ed affrontata con grave ritardo. Si tratta di una malattia silenziosa, che può progredire per diversi anni, che viene spesso diagnosticata solo al momento della frattura. Non si tratta di creare allarmismi fuori luogo, circa le conseguenze, perché l’obbiettivo prioritario è accrescere la cultura della prevenzione, la sola strada percorribile per contenere costi e migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

Sui possibili schemi di trattamento per i pazienti con grave osteoporosi ad elevato rischio di frattura e che necessitano di cure per lunghi periodi si incentrerà la relazione della Dr.ssa Anna Maria Scarponi, responsabile del “Centro Osteoporosi” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia, mentre il Il Prof. Matteo Pirro, affronterà le molteplici ricadute sulla salute dell’osso e del muscolo quando c’è carenza di vitamina D. Gli esperti affronteranno anche il controverso problema che riguarda le quantità giornaliere raccomandate di vitamina D necessarie per prevenire le fratture da carenza di vitamina D.

“ Abbiamo voluto proporre un programma di approfondimento sull’osteoporosi a 360% -sottolinea il Prof. Mannarino – con sessioni dedicato alla corretta abitudine alimentare per prevenire la perdita di massa ossea”.

Anche l’aspetto della tecniche di riparazione delle fratture da osteoporosi mediante trattamento mini-invasivo delle fratture vertebrali, la cosiddetta vertebro-cifoplastica, verrà esaminato con una sessione multidisciplinare, senza tuttavia trascurare l’attività di ricerca di base che verrà proposta da giovani medici.

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