Si chiama Giovanna Esposito la vincitrice del premio assegnato dall'Associazione "Ignazio Salvo"
ASSISI - E’ dell’Alberghiero di Assisi“ l’alunno più buono d’Italia”. Si chiama Giovanna Esposito, giovane studentessa diplomatasi nell'anno scolastico 2013- 2014 all’Istituto Alberghiero di Assisi che ha ricevuto il premio dall’associazione “Ignazio Salvo” l’alunno più buono d’Italia venerdì 21 novembre nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte padre Giorgio Testa, scolopio della suddetta associazione, i vertici della Compagnia Assicurativa Generali, l'insegnante Lorena Fabi, referente di “Libera scuola”, il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino, la preside Bianca Maria Tagliaferri, docenti e studenti dei vari indirizzi.
Esposito è stata premiata per “la sua ordinaria bontà verso una compagna bisognosa di aiuto e straordinaria nella sua semplicità”. La Compagnia Assicurativa Generali ha consegnato alla vincitrice una targa in attestato “della stima per la sua grande bontà e ad incoraggiamento a continuare nel bene”. Si tratta di un invito che tutto l’Alberghiero ha accolto con grande emozione in un clima sereno e di famiglia unita che è lo stile ordinario in cui si vive e si lavora ogni giorno, coniugando mente e cuore, scienza e sapienza, professionalità e umanità. Lo ha evidenziato nel suo intervento di saluto la preside Tagliaferri che ha sottolineato il valore dell’Istituto e dei suoi studenti anche alla luce del fatto di cronaca che ha coinvolto la scuola. “In questi giorni siamo stati nel vortice di una bufera – ha spiegato la preside – ma per fortuna questa istituzione e tutte le sue componenti sono forti e compatte. E l’assegnazione ad una nostra studentessa del premio come ‘alunno più buono d’Italia’ è l’ennesima conferma che qui si respirano valori veri e sani. Si insegnano principi giusti che sono poi la base sulla quale i nostri ragazzi si formano e arrivano a dei risultati importanti sia sul piano professionale che umano come quelli raggiunti da Giovanna”. Padre Giorgio Testa ha affermato che "l'istituzione del premio è nata dal desiderio di rendere concreta e visibile la bontà attraverso testimoni e azioni concreti. Se Giovanna è fiorita nel bene, è merito anche del giardino fecondo che l’ha accolta e fatta fiorire: la sua scuola, i suoi docenti". Il vescovo della diocesi di Assisi monsignor Sorrentino nel suo intervento ha dichiarato: “E’ ora che il bene faccia rumore… e rumore anche mediatico; molti sono, infatti, i germi di bene seminati nel cuore dei giovani e che hanno bisogno di essere coltivati, affinché crescano e fioriscano. Questo è il compito della scuola, se Giovanna è un germe di bene, cresciuto e maturato all’Alberghiero di Assisi, rappresenta un segno tangibile che questa scuola nella sua professionalità, umanità e solidarietà adempie altamente al suo compito".