(UNWEB) Nella notte scorsa, una donna di 54 anni, di origine slava, senza fissa dimora ma da tempo dimorante sul territorio nazionale, è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Foligno. Su di lei pendeva anche un Ordine di Carcerazione emesso per un cumulo di pene in relazione a condanne relative a vari reati contro il patrimonio, commessi in diverse regioni italiane.
Nell’ambito di attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione dei reati predatori, un’auto sospetta, con tre persone a bordo, veniva intercettata dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Foligno all’uscita della Superstrada SS 77. Il veicolo, sul quale viaggiavano tre persone, non si fermava all’alt imposto dai militari e fuggiva ad alta velocità, imboccando una strada chiusa. In seguito, nel tentativo di effettuare una repentina inversione di marcia, il mezzo andava ad urtare contro il guardrail e, impossibilitati a proseguire la corsa, i tre occupanti - due uomini ed una donna - scappavano a piedi.
I carabinieri riuscivano a bloccare la donna, mentre i due uomini si dileguavano nei boschi. La stessa, che risultava priva di documenti, forniva agli operanti false generalità. Approfonditi accertamenti permettevano di accertare la sua vera identità e che sul suo conto era pendente un Ordine di Esecuzione per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Campobasso nel quale erano riunite più condanne per reati commessi a Catanzaro, Cosenza, Teramo e Firenze, per complessivi anni quattro e mesi tre di reclusione, arresto mesi 6 e 1680,00 euro di multa.
L’auto sulla quale viaggiava, radiata dalla circolazione stradale ai sensi dell’art 94 del Codice della Strada poiché intestata a prestanome, è stata sequestrata unitamente al suo contenuto; infatti nell’abitacolo vi erano diverse bottiglie di vino e dispositivi di assistenza vocale di presumibile provenienza furtiva, oltre a strumenti atti allo scasso.
La donna, in ottemperanza all’Ordine di Esecuzione, è stata deferita alla Procura della Repubblica di Spoleto e accompagnata presso il carcere di Capanne.
Continuano intanto incessantemente le ricerche al fine di rintracciare i suoi due complici.
Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.
Così, in una nota, il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia.