IMG 20151205 WA0008La cerimonia si è tenuta sabato 5 dicembre alle ore 10,30

La presidente Marini: “ringrazio il 'vulcano' Leonardo per la sua tenacia”

(ASI) PERUGIA - Una cyclette, un tapirulan, un top ed un kinesis one che saranno utilizzati, in maniera alternata, dai malati oncologici e da quelli dell'Usu (Unità spinale unipolare): sono questi gli attrezzi della Technogym che compongono la palestra inaugurata sabato 5 dicembre presso il reparto Usu dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Il progetto, costato 31mila euro, è stato il primo messo in cantiere dall'associazione Avanti Tutta onlus ed è stato realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Molte sono state le persone che sono intervenuti alla presentazione tra cui: Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria; Leonardo Cenci, presidente di Avanti Tutta onlus; Giuseppe Depretis, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia; Edi Cicchi, assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia; Walter Orlandi e Manuela Pioppo, rispettivamente, direttore generale e sanitario dell'Azienda ospedaliera di Perugia; Lucio Crinò, primario del reparto di oncologia medica dell'ospedale; Lucia Bambagioni, caposala dell'Unità Spinale Unipolare dell'ospedale; ed i professori Pierpaolo De Feo, Maurizio Dottorini e Giancarlo Agnelli.

"Non ho molte parole per esprimere la felicità che sento in questo momento", ha esordito Leonardo Cenci aprendo la conferenza stampa. "Ho realizzato il mio sogno - ha proseguito - visto che quando ero ricoverato avrei voluto tanto una palestra dove potermi muovere ed allenare invece di consumare i corridoi dell'ospedale a forza di camminare avanti ed indietro. Quando ho proposto di realizzare questo progetto mi hanno chiesto come potevo pensare di sottoporre i malati oncologici all'attività fisica ed invece è stato scientificamente provato che muoversi è un valore aggiunto sia a livello mentale sia per il rallentamento della progressione della malattia. La palestra, ovviamente, deve essere affiancata alle cure farmacologiche. Dopo che per tre anni abbiamo attivato progetti legati all'umanizzazione delle cure, finalmente abbiamo dato vita a tutto questo. La palestra ci ha richiesto un percorso burocratico complesso ma la data di oggi, cinque dicembre, passerà alla storia. Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per il prezioso contributo e l'Usu per averci messo a disposizione gli spazi".

"Quando Leonardo, che appena conoscevo, mi ha illustrato questo progetto - ha detto poi il direttore Walter Orlandi - devo dire che non ci ho creduto molto. Noi abbiamo oltre 99 associazioni che collaborano con l'ospedale ma Leo Cenci è la dimostrazione di quello che di meglio c'è nella nostra società, è una persona sopra le righe. Entrare negli spazi nell'Usu non è stato facile ma lui c'è riuscito".

Anche Giuseppe Depretis, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ha espresso parole di lode e di stima nei confronti di Leonardo. "Come Fondazione - ha dichiarato - assistiamo ad un progetto realizzato bene che potrà portare benefici ai malati. Noi siamo felici di aver contribuito e ho percepito anche una positività che è di insegnamento a tutti noi".

"Ringrazio Leonardo per le sue parole - ha sottolineato l'assessore comunale Edi Cicchi - ma soprattutto per quello che fa. È un esempio di grande speranza. Leo dà alla nostra città e alle persone che lo seguono un'importante testimonianza. È un grande trascinatore".

"Quello detto da Leonardo - ha rimarcato Lucio Crinò, primario del reparto di oncologia medica - ha un fondamento nella vita di tutti i giorni. Chi fa attività fisica ha un aiuto riflesso sulla malattia. Bisogna concentrarsi sulla ricerca scientifica ed avere attenzione sulla qualità della vita. L'associazione di Leonardo, come hanno fatto anche altre, ci ha aiutato anche nella ricerca".

La conferenza stampa è stata chiusa dalla presidente Catiuscia Marini che ha dichiarato: "Vorrei ringraziare il 'vulcano' Leonardo per la sua tenacia che gli permette di vivere serenamente la malattia. L'ha tradotta in uno spirito di solidarietà che non riguarda solo l'aspetto sanitario ma anche gli spazi e i luoghi fisici dove sta il malato per rendere la sua degenza più umana possibile. Questo ospedale si sforza di essere innovativo e Leo trasmette questo con competenza ed ascoltando consigli. L'associazione, composta soprattutto da donne, è formata da tante persone che lo sostengono e lo aiutano. Le ringrazio come lo faccio anche per la Fondazione per il suo prezioso contributo. Quella di oggi è un'iniziativa particolare: abbiamo aggiunto alla qualità la qualificazione del servizio sanitario grazie ad un'associazione di volontariato. La sfida per chi si occupa di programmazione è quella di andare a guardare le migliori pratiche e di riadattarle al modello sanitario pubblico". "Sono orgogliosa - ha sottolineato infine Marini - che nel mio primo mandato è stato messo in piedi un centro ricerche: rappresenta un elemento di sicurezza ed un punto di riferimento. Dobbiamo curare le malattie al meglio e cercare di trovare soluzioni dove è possibile".

La palestra sarà utilizzata nei pomeriggi, in maniera alternata, dai pazienti oncologici e da quelli dell'Usu che saranno seguiti e valutati da personale specializzato che gli farà fare un'attività fisica moderata ed integrata.

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