(ASI) - CASTIGLIONE DEL LAGO - Dopo il Question Time dello scorso giovedì, a Castiglione del Lago e nel comprensorio del Trasimeno si è innescata una velenosa polemica sulle dichiarazioni del sindaco Sergio Batino in merito al rifiuto del Comune di ospitare profughi provenienti da zone di guerra. Batino afferma: «Tanto rumore per nulla!

E rumore fatto soprattutto da parte di chi non ha partecipato al Question Time da noi organizzato. Tutti i giornalisti presenti hanno riportato con grande precisione le mie parole e quelle degli assessori e tutta la "carta stampata" è stata estremamente corretta nel riportare quanto detto e nei confronti dell'opinione pubblica. Qualche giornalista locale, non presente giovedì, ha lavorato di fantasia strumentalizzando un concetto che alla maggioranza dei colleghi è apparso chiaro. Castiglione del Lago in tempi non sospetti, e quindi prima dell'esplosione della drammatica questione dei profughi, ha più volte e in tante forme richiesto un incremento delle forze di polizia nel nostro territorio. Noi abbiamo a cuore la sicurezza del territorio e dobbiamo (e vogliamo) usare tutti gli strumenti a nostra disposizione per far pressione sulle autorità statali, per veder riconosciuto il diritto alla tranquillità dei cittadini. Castiglione ha una consolidata tradizione di accoglienza, di solidarietà e di inclusione sociale, investendo ogni anno cospicui fondi per mantenere concretamente vive ed efficaci le politiche di solidarietà verso tutti i cittadini in difficoltà, che siano italiani, comunitari o extracomunitari. Non accettiamo lezioni da nessuno».
Anche la capogruppo di maggioranza Margherita Banella è intervenuta sulla questione. «Dopo le polemiche degli ultimi giorni sento l’esigenza di puntualizzare alcuni aspetti che, a mio avviso, sono stati male interpretati: l’accostamento tra accoglienza dei rifugiati e la necessità di integrare l’organico delle forze dell’ordine è stato infelice. Si tratta di due questioni importanti e distinte, da un lato infatti c’è la forte carenza di personale nelle forze dell’ordine a Castiglione del Lago che da anni questa amministrazione non perde occasione di evidenziare richiedendone il potenziamento, necessità improrogabile del nostro territorio. Dall’altro c’è la questione rifugiati, il dovere della solidarietà, sulla quale il comune di Castiglione del Lago è necessario faccia la propria parte. Mal si sopportano commenti che pretendono di accostare il lavoro di questa amministrazione, da sempre attenta al sociale e alla solidarietà, come dimostrano i bilanci che, se pur in questi tempi di forti ristrettezze, hanno visto alzare i fondi per sostenere chi è in difficoltà, a posizioni razziste e intolleranti. Il confronto con la Prefettura sul tema rifugiati è stato semplicemente un’ulteriore occasione per ribadire la nostra esigenza di potenziamento di forze dell’ordine, in nessun caso si vuole ipotizzare un nesso causale tra l’accoglienza di chi scappa dalla guerra e la necessità di ulteriori carabinieri». 


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