Ad oggi sono 46 i Comuni umbri aderenti all’Associazione per la protezione civile
A Bastia Umbra eletto il Consiglio direttivo e approvati regolamento e piano attività
(ASI) – Bastia Umbra, – Emiliano Belmonte è il primo presidente di Anci Umbria Prociv, l’associazione dei Comuni dell’Umbria per la Protezione civile nata nell’ottobre 2014 a Narni, in occasione del congresso regionale di Anci Umbria. Già coordinatore della Consulta Anci Umbria Protezione civile e assessore del Comune di Foligno, Belmonte è stato eletto venerdì 5 febbraio nel corso dell’assemblea dei soci durante l’incontro dal titolo ‘L’unione fa la forza. Il sistema dei Comuni per la protezione civile’, promosso dalla stessa associazione al centro congressi Umbria Fiere di Bastia Umbra. All’ordine del giorno, anche l’elezione dei membri del consiglio direttivo che sarà composto, oltre che da Francesco De Robotti ed Emiliano Belmonte, rispettivamente presidenti di Anci Umbria e Anci Umbria Prociv, dai Comuni di Terni, Spoleto, Gubbio, Castiglione del Lago, Bastia Umbra, Montecchio, Umbertide e Marsciano, cui si aggiungerà, a breve, Massa Martana in rappresentanza dell’Unione di comuni ‘Terre dell’olio e del Sagrantino’. Approvato, inoltre, il regolamento di funzionamento e il piano delle attività per l’anno 2016. Allo stato attuale sono 46 i Comuni umbri che hanno formalmente aderito a Anci Umbria Prociv e altri hanno manifestato la volontà di farlo.
L’obiettivo dell’associazione, come ha dichiarato De Rebotti, è “creare un sistema organizzato che metta insieme tutti i soggetti che operano nel territorio umbro nel campo della protezione civile seguendo un unico modello operativo”. “Far confluire in un’unica associazione tutti i Comuni dell’Umbria – ha dichiarato Belmonte – significa parlare la stessa lingua. Fino a oggi, infatti, non esisteva un piano comune in campo di Protezione civile”. “Anci Prociv – ha aggiunto – dispone di un sistema integrato di buone pratiche denominato Sispro, che va dalla comunicazione alla pianificazione e all’aggiornamento di piani di protezione civile, obbligatori per i Comuni, fino alla formazione per gli studenti delle scuole e per gli impiegati degli uffici competenti in materia di protezione civile, in questo caso più tecnica e specifica”. “La scelta dell’Umbria di trovare in una struttura come questa un coordinamento dei Comuni non può che essere accolta positivamente – ha affermato, Titti Postiglione, direttore ufficio emergenze del dipartimento della Protezione civile nazionale – e rappresenta certamente una buona pratica da esportare”. “Spero che altre regioni seguono l’esempio dell’Umbria – ha continuato Bruno Valentini, delegato Protezione civile Anci nazionale e sindaco di Siena –. Non era facile mettere insieme tanti Comuni, dare loro una struttura organizzata e definire un sistema di collaborazione permanente e programmato con la Regione Umbria che ha la responsabilità diretta nonché ha le risorse economiche nel campo della protezione civile”.
“La Protezione civile è per l’Umbria un fiore all’occhiello – ha concluso l’assessore regionale a riforme, innovazione e agenda digitale Antonio Bartolini – oltre che una necessità. La Regione svolge un ruolo di programmazione in campo di Protezione civile ma ha bisogno di un braccio operativo per coordinare sia i Comuni che il sistema di volontariato e questo di oggi ne è l’esempio concreto”. A conclusione degli interventi sono seguiti due seminari di approfondimento dal titolo ‘I Comuni e la gestione associata della Protezione Civile’, e ‘Procedure e sistema per la ricerca delle persone scomparse’.