Ceneri 1L’arcivescovo Boccardo: «Le ceneri ripetono la vanità degli idoli che ci fabbrichiamo ogni giorno. Convertirsi è allontanarsi da quanto compromette la vera vita e voltarsi sulla strada giusta»

(ASI) Spoleto. “Convertiti, e credi al Vangelo”. Queste parole dell’evangelista Matteo sono risuonate mercoledì 10 febbraio nelle chiese dov’è stata celebrata la liturgia del Mercoledì delle ceneri, momento che segna l’avvio della Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua. A Spoleto questo appello alla conversione è risuonato anche nella Basilica Cattedrale dove l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto la Messa alle 21.00.
Nell’omelia il Presule ha ricordato che le ceneri «ripetono la nostra fragilità naturale, la nostra povertà fondamentale; ci ripetono soprattutto la vanità degli idoli che ci fabbrichiamo ogni giorno. Convertirsi è allontanarsi da quanto compromette la vera vita e voltarsi sulla strada giusta. Ecco allora l’urgenza – ha sottolineato mons. Boccardo - di tornare al senso dell’elemosina, della preghiera, del digiuno, che sono le tre caratteristiche fondamentali della Quaresima e possono aiutarci a ritrovare il Signore e il senso della vita. L’elemosina innanzitutto: anche se piccola, ci aiuta ad alzare gli occhi da noi stessi e ad avere compassione per chi stende la mano in cerca di aiuto. Facendo così ci avviciniamo alla compassione che il Signore ha per noi. Poi la preghiera, che non è moltiplicare parole e gesti, ma porsi nel silenzio e ascoltare le Sante Scritture che ci riportano alla Parola di Dio. In questo tempo ancor prima di parlare noi al Signore, ascoltiamo ogni giorno il Signore che parla a noi nella sua Parola. E finalmente – ha concluso - il digiuno, che ci aiuta a rinunciare alla concentrazione su noi stessi, al nostro egocentrismo e anche alla smania del consumo che rende la nostra vita inquieta e triste. E ci insegna ad orientare la volontà e a disciplinare il desiderio». L’Arcivescovo ha anche ricordato l’importanza del ricorso fiducioso al sacramento della Confessione, vero momento di grazia e di vita. Come ricorda papa Francesco è «grazie a questo abbraccio di misericordia che viene voglia di rispondere e di cambiare, e che può scaturire una vita diversa». A tal proposito mons. Boccardo ha annunciato che nella Basilica Cattedrale di Spoleto i confessori saranno a disposizione nei giorni di martedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, oltre naturalmente la domenica.
L’avvio della Quaresima 2016 per l’archidiocesi di Spoleto-Norcia segna anche l’inizio della missione in tutte le parrocchie: gli stessi operatori pastorali andranno nelle case a recare l’annuncio gioioso della Misericordia di Dio. La “visita” dei missionari anticipa e prepara quella che i presbiteri compiono tradizionalmente prima della Pasqua. «Siamo chiamati ad intraprendere con entusiasmo il cammino della missione», afferma l’arcivescovo Renato Boccardo. «Dovunque c’è una persona – prosegue - là dobbiamo andare per portare la gioia del Vangelo e la miseri¬cordia e il perdono di Dio. Le nostre comunità - e in esse ciascuno dei membri - sono in qualche modo sollecitate a diventare una “porta santa”, capaci di dare un volto alla misericordia. Perché la “fatica” dell’evangelizza¬zio¬ne resta la prospettiva imprescindibile della vita di ogni credente. Porteremo in ogni casa l’annuncio della misericordia di Dio; andremo incontro agli uomini e alle donne del nostro territorio verso i quali siamo debitori della speranza che viene da Cristo Risorto. Sarà una manifestazione eloquente – conclude mons. Boccardo - della sollecitudine e della “compagnia” con la quale i credenti intendono sostenere il cammino dei loro fratelli e sorelle in umanità».


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