asad immagineLa cooperativa sociale perugina si è messa alle spalle due anni difficili, con nuovi investimenti e stabilizzando ben trenta posti di lavoro

(ASI) Perugia. Dopo due anni di bilanci chiusi in perdita è tornato il segno più nel conto economico della cooperativa sociale Asad. Non è stato sicuramente un 2015 facile, ma Asad è riuscita ad invertire la marcia rispetto al passato grazie al lavoro di tutti i soci, ognuno nel proprio ruolo e nella propria mansione. Molto è stato fatto sul versante del contenimento dei costi senza aver penalizzato i servizi. Anzi, in alcuni casi, si è riusciti ad innovarli incrementandone la qualità. Asad non si è limitata a gestire l’esistente ma ha rilanciato a dimostrazione che la cooperazione sociale non è soltanto quella che vive di appalti e contratti con il pubblico, ma è anche quella che si mette in gioco ed investe sperimentando anche nuovi servizi. A testimonianza di ciò sono gli investimenti che sono stati portati a termine. La realizzazione della residenza protetta Anchise rappresenta un valido esempio, l’investimento più importante che la cooperazione sociale abbia mai realizzato: una struttura che è tecnicamente all’avanguardia sia per quanto riguarda le tecnologie adottate e la domotica. Un servizio che darà risposte ai bisogni degli anziani e all’occupazione di questo territorio. Asad nel 2015 ha raggiunto risultati importanti anche dal punto di vista occupazionale riuscendo a stabilizzare oltre 30 persone. Tutti questi obiettivi sono stati raggiunti continuando a pensare, a progettare e lavorare nell’ottica della professionalità e della qualità senza mai rinunciare ai valori di solidarietà e di sussidiarietà che l’hanno sempre contraddistinta.


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