(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 16 voti favorevoli (Bettarelli-Pd, pur presente in Aula non ha partecipato al voto) la mozione di Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che chiede alla Giunta regionale di attivarsi per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico regionale e degli enti locali. Approvato un emendamento a firma Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega), mentre ne è stato bocciato uno a firma Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico) e Fabio Paparelli (Pd).
Illustrando l’atto in Aula, Fora ha spiegato che esso propone all’Esecutivo di Palazzo Donini di “avviare una ricognizione del patrimonio pubblico immobiliare inutilizzato in capo alla Regione e alle sue partecipate, che potrebbe essere valorizzato per avviare progetti di sviluppo sociale ed economico in grado di generare occupazione giovanile e nuove filiere di economia circolare”. Altro obiettivo della mozione è quello di “prendere in considerazione le opportunità offerte dal social bonus per sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati, e dal decreto legge ‘34/2020’ circa la possibilità prevista alle Ets iscritti al registro del terzo settore di accedere al super bonus relativo all’efficientamento energetico degli edifici, al sisma-bonus per riqualificare immobili pubblici e avviare collaborazioni con gli Ets per lo sviluppo di progetti d’impresa e azioni di start up di giovani per creare occupazione. Infine si propone di avviare un tavolo di lavoro congiunto con l’Anci per valorizzare le opportunità offerte dal ‘Decreto Rilancio’ al fine di identificare percorsi virtuosi e accordi con tra Comuni e Ets dedicati alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico a favore di progetti di sviluppo dell’economia circolare gestiti da soggetti del Terzo Settore. In questo momento così drammatico per la nostra regione dal punto di vista economico e sociale, interventi a costo zero come questi sono un’occasione che non ci dobbiamo lasciar sfuggire”.
INTERVENTI
Paola FIORONI (Lega): “Insieme al capogruppo Pastorelli abbiamo presentato un emendamento che punta a valorizzare le opportunità offerte dal social bonus per il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e per cogliere tutte le possibilità che ci sono per gli enti del terzo settore”.
Thomas DE LUCA (M5S): “L’emendamento, sottoscritto con il proponente Fora e con Paparelli, punta ad accogliere e sostenere l’azione legislativa dell’Assemblea per la promozione della rigenerazione urbana e l’amministrazione condivisa dei beni comuni sul modello di quella già attuata in numerose regioni. Come ad esempio il Lazio, dove si punta ad una condivisione per rigenerare beni pubblici che versano in stato di abbandono e che invece possono dare risposte a tante problematiche di sicurezza, socialità, salute, mancanza di spazi per comunità. Penso a tutti gli immobili di proprietà delle Asl che sono un costo e un valore sottratto alle comunità. Rimango esterrefatto della bocciatura dell’emendamento. Associazioni del territorio avrebbero potuto partecipare alla rigenerazione attraverso la loro iniziativa di spazi della Regione”.
Simona MELONI (Pd): “Lavoriamo insieme per presentare degli emendamenti che poi si bocciano. Non capisco che cosa blocca azioni come queste che puntano all’amministrazione condivisa. Sono perplessa. Mi sembra di smontare azioni che si stanno portano avanti”.
Michele BETTARELLI (Pd): “Pur condividendo l’atto di Fora non partecipo al voto. Non condivido questa modalità strumentale di lavoro che sta prendendo questa Aula. Si chiede di lavorare insieme e poi si bocciano emendamenti della minoranza, al di là dei contenuti”.
Stefano PASTORELLI (Lega): “L’emendamento non era scritto bene. Questa Giunta sta lavorando per la rigenerazione urbana. Vengono fatte delle scelte politiche, non c’è nulla di personale”.
Donatella PORZI (Pd): “Se troviamo il punto di caduta su un atto, è un modo di venirsi incontro. Però c’è uno stigma per quanto proposto dalla minoranza. Non si può procedere così”.
Fabio PAPARELLI (Pd): “Il voto contrario sull’emendamento conferma che la cultura di governo non è l’arroganza del comando. A volte qualche collega della maggioranza sembra che non sappia che cosa voti. La Giunta non considera questa Aula, né le cose proposte dalla minoranza ma neanche quelle della maggioranza”.