Todi tra i Comuni aderenti al progetto presentato dalla Regione Umbria e finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri
(UNWEB) Todi. È stato ammesso a finanziamento il progetto “Free Life - Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione - Liberi Insieme Favorendo l’Emersione” presentato dalla Regione Umbria in risposta al bando emanato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’avvio sul territorio regionale del progetto volto ad assicurare, in via transitoria, alle persone vittime di sfruttamento e tratta ed ai richiedenti e titolari di protezione internazionale a forte rischio tratta adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza e integrazione sociale.
Il progetto regionale, al quale ha aderito anche il Comune di Todi, potrà contare sul finanziamento di 606.292 euro del Dipartimento Pari Opportunità e su un cofinanziamento di 101.721 euro della Regione Umbria e di alcuni Comuni umbri, e trova una sua complementarietà con fondi regionali, nazionali ed europei collegati a politiche regionali di sostegno a persone vulnerabili.
Il progetto “Free Life” si origina nella continuità operativa del sistema di intervento rivolto alle persone vittime di tratta che in Umbria da anni offre una risposta di protezione sociale. L'iniziativa coinvolgerà i Comuni capofila di tutti i 12 Ambiti sociali della Regione Umbria, l’Anci regionale, le due Prefetture, le due Aziende Sanitarie e le due Aziende ospedaliere, i Comandi regionali delle Forze dell'Ordine, le Agenzie Formative, le Associazioni di categoria del mondo del lavoro e le Organizzazioni sindacali. L’innovatività del progetto “Free Life” risiede, inoltre, nell’estensione degli interventi in tutti i servizi SPRAR e CAS regionali, nella sperimentazione di azioni pilota e formazioni mirate.
“Il Comune di Todi - dichiara l’Assessora alle Politiche Sociali Catia Massetti - ha aderito al progetto Free Life, cui la Regione dell’Umbria darà attuazione, perché ha riconosciuto l’importanza di entrare a far parte della rete di soggetti, istituzionali e non, che contribuiranno a realizzare il primo Piano d’Azione Nazionale contro la tratta ed il grave sfruttamento di esseri umani, adottato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri a febbraio 2016. Obiettivo del Governo è definire strategie pluriennali di intervento per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno della tratta e dello sfruttamento degli esseri umani oltre ad azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione sociale, all’emersione ed all’integrazione sociale delle vittime, che vanno tutelate dai gravi rischi che corrono anche tenendo riservate le sedi di svolgimento delle azioni progettuali”.
Destinatari del progetto sono i cittadini italiani e gli stranieri vittime dei reati di riduzione in schiavitù o in servitù e tratta di persone (previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale), che hanno come presupposto la condizione di vulnerabilità di chi subisce i soprusi o la privazione della libertà personale.