(UNWEB) Perugia. Tra le centinaia di richieste di aiuto, arrivate la notte scorsa alla centrale del 118 di Perugia dopo le tante scosse di terremoto, telefonate e sconforto, cariche di paura e sconforto, una ha regalato gioia e speranze di vita. Intorno a mezzanotte un uomo ha informato che stava trasportando la moglie, al nono mese di gravidanza, all’Ospedale di Città di Castello, sostenendo che la donna stava per partorire. “Il nostro consiglio è stato quello di arrestare immediatamente l’auto e di attendere l’arrivo dei soccorsi”, riferiscono dalla centrale del 118 all’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. In pochissimi minuti la donna è stata trasferita in autoambulanza nelle ultime fasi del parto, assistita dagli operatori sanitari, dott.ssa Valentina Ruscitto e dall’infermiera Marta Crispoltoni, che provvedevano a mettere in sicurezza mamma e neonat
a. Nel frattempo era stata allertata un’equipe ostetrica e pediatrica presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Città di Castello, che provvedeva ai primi monitoraggio e poi al ricovero. La bambina della speranza si chiama Talj, pesa 2.800 kg ed è la primogenita di una coppia che da anni risiede nell’alta valle del Tevere.
“ La notte di mercoledì vogliamo ricordarcela per questo intervento di soccorso per una nuova vita, non certo per la disperazione della gente che chiedeva conforto dalle zone della Valnerina”, hanno commentato gli operatori del 118 consapevoli di aver regalato gioia ai genitori e speranza a tutti.