41 i produttori, tra etichettati e non etichettati, che hanno aderito all’iniziativa
(UNWEB) MAGIONE – Anche quest’anno Olivagando ha raccontato l’olio del Trasimeno attraverso cibo, degustazioni, convegni, concorsi e mostre.
Tutte da approfondire le ragioni, ma il dato più eclatante del concorso “La dolce goccia”, promosso da Assoprol e Comune di Magione, è il consistente numero di giovani che stanno scegliendo di coltivare l’olivo e produrre olio. In entrambe le due categorie che il concorso premia, quella degli oli non etichettati, quindi per autoconsumo; e quella degli etichettati, cioè oli prodotti ad uso commerciale, troviamo nei primi posti giovani imprenditori a testimoniare la grande professionalità che stanno mostrando.
«Quest’anno – ha dichiarato Cristina Tufo, assessore alle attività produttive del comune di Magione –, è raddoppiato il numero dei partecipanti, nonostante l’annata difficile. Siamo infatti passati dai venti produttori della prima edizione ai quarantuno di questa seconda. Adesione che conferma l’esigenza che molti olivicoltori avvertono, quella di un confronto e di una valutazione del lavoro svolto sia in campo che in frantoio».
Nella sezione oli non etichettati, il premio per il secondo posto è andato a Sabrina Farinelli mentre il miglior olio è stato quello di Valerio Coscia. Nella sezione oli con etichetta ci sono stati due pari merito nella seconda posizione: l’azienda Aldo Marioli e azienda Roberto Tonazzoli. Il premio per il miglior olio del Trasimeno è stato assegnato all’azienda Val di Chio con oliveti nella zona dei Monte del Lago. Ai vincitori è stata donata un’opera realizzata dall’artista Giorgio Lupattelli che raffigura un particolare del castello del Cavalieri di Malta di Magione.
«Siamo davanti a un profondo cambiamento nella coltivazione dell’olivo – ha spiegato in occasione della premiazione Angela Canale, capopanel Assoprol Umbria, che con il sua staff ha curato la selezione degli olivi -. I produttori possono scegliere se continuare con la tradizione, o fare proprie le moderne tecniche di coltivazione, presupposto oggi indispensabile per ottenere oli che abbiano quelle caratteristiche organolettiche di pregio oggi richieste e apprezzate dal mercato».
«Questo vuol dire anche affrontare in maniera più consapevole – prosegue –i problemi legati alle malattie della pianta intervenendo in maniera mirata, con prodotti giusti nei casi di necessità». Un ruolo importante è svolto dai giovani «che – fa sapere la dottoressa Canale – affrontano con e determinazione e consapevolezza un settore produttivo come l’olivicoltura, guardando alle nuove tecnologie come un’opportunità per produrre meglio rispettando l’ecosistema di cui facciamo parte».
La cerimonia di premiazione si è tenuta nel Castello dei Cavalieri di Malta nella giornata conclusiva della manifestazione Olivagando alla presenza di Giacomo Chiodini, sindaco di Magione; Fabrizio Leone, agronomo e direttore dell’azienda S.Agri.Vit.; Paolo Cesarini, presidente proloco Magione.