Ilana Vered Peter Hermes Leonardo Varasano Franco VenantiDodicesima edizione dal 21 luglio al 15 agosto nelle location del centro storico
Tanti eventi con giovani musicisti, maestri internazionali e orchestra per quasi un mese


(UNWEB) – Perugia, È ormai un appuntamento fisso della programmazione estiva a Perugia e torna a far risuonare le note della musica classica per la sua 12esima edizione in alcune delle location più suggestive del centro storico. È il Music fest Perugia presentato lunedì 26 giugno all’hotel Brufani, nel centro storico del capoluogo umbro, da Peter Hermes e dalla pianista Ilana Vered, rispettivamente direttore esecutivo e direttore artistico del festival che permette a giovani musicisti di studiare ed esibirsi con maestri di fama internazionale e orchestra.
All’incontro, aperto dall’esibizione del baritono Giulio Boschetti accompagnato al pianoforte da Stefano Ragni e da quella della stessa Vered, hanno partecipato Leonardo Varasano, presidente del Consiglio comunale di Perugia, e il maestro Franco Venanti. In platea Anna Calabro, presidente della Fondazione Perugia musica classica.
In programma dal 21 luglio al 15 agosto, suddiviso in due sessioni, vedrà la presenza di circa 200 giovani e 50 maestri tra cui, oltre a Ilana Vered, Paul Badura-Skoda, Eva Mei e Jerome Lowenthal. Ad accompagnare i musicisti nelle esibizioni e nelle sessioni di studio sarà la Rossini opera festival orchestra di Bad Wildbad con i suoi 40 strumentisti. Le location saranno come sempre quelle del centro storico, sala dei Notari, Basilica di san Pietro, cortile del palazzo della Provincia, teatro Pavone, palazzo della Penna, Chiostro di san Lorenzo e hotel Brufani. Circa 200 gli appuntamenti in programma tra masterclass, recital, concerti con orchestra, maratone musicali e arie d’opera. Tra questi, in sala dei Notari, il 6 agosto la masterclass di Eva Mai e l’atteso recital di Badura-Skoda il 7 agosto. L’11 agosto sarà poi la volta di Jerome Lowenthal, già ospite del festival nelle passate edizioni.
Ai giovani è dedicata una serie di concerti e recital di 11 pianisti ‘prodigio’ cresciuti con il festival e che si sono già aggiudicati importanti riconoscimenti, in particolare Nathan Lee, ‘piccolo Mozart’ del Music fest Perugia, e Maxim Lando. Saranno proprio i giovani a esibirsi in apertura, il 22 luglio, al Chiostro di san Lorenzo con una maratona musicale. Mentre a chiuderlo ci penserà il 15 agosto una serata di gala al teatro Pavone diretta da Ethan Schmeisser, assistant director dell’Opera di Israele, in cui ci saranno arie d’opera interpretate, tra gli altri, dal baritono Boschetti. Il pianista Ragni, invece, condividerà con il Music fest Perugia due serate a palazzo della Penna. Verrà riproposto inoltre il 24 luglio il concerto di pianoforte ‘3 generazioni’ con Ilana Vered, il suo allievo oggi condirettore del festival Sasha Starcevich, a sua volta maestro del giovane Nathan Lee che si esibirà con loro. “Il festival è diventato grande – ha dichiarato Peter Hermes – e Perugia famosissima in altre parti del mondo, grazie ai nostri ‘satellites’. Un satellite è un piccolo festival di circa una settimana che abbiamo già a Seoul, Taipei, Vancouver. L’anno prossimo andremo a Tel Aviv, Shanghai, Francia e Sud Africa”. “È un festival che cresce ogni anno – ha aggiunto Vered –. Proviamo a proporre nuove cose, abbiamo un’orchestra professionista, questa volta, che viene dalla Germania. Proprio all’orchestra è dedicato un workshop per provare a dirigerla. Per mantenere il successo della musica classica dobbiamo lavorare tanto e insieme”. “È un evento – ha dichiarato Varasano – che ha messo radici profonde e che dà lustro alla città. Siamo molto grati agli organizzatori per quello che propongono nell’arco di un mese con i giovani e i musicisti esperti che lavorano insieme. Come amministrazione ci teniamo a dimostrare vicinanza e il nostro favore a un evento che dà tanto alla città”. “Conosco Peter e Ilana – ha concluso Venanti – dai primi tempi in cui hanno iniziato il loro lavoro a Perugia, che dà onore e lustro alla città e alla cultura. Credo che i perugini apprezzino perché ho visto negli anni passati i concerti del festival molto frequentati”.

Stefano Ragni e Giulio Boschetti


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