Il Balletto del Teatro Nazionale di Györ, porta, venerdì 19 gennaio al Comunale di Todi e sabato 20 gennaio a Spoleto al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, due capolavori, il Bolero di Maurice Ravel e i Carmina Burana di Carl Orff.
(UNWEB) Compagnia di danza contemporanea tra le più longeve e stimate in Europa, il Balletto del Teatro Nazionale di Györ, porta venerdì 19 gennaio al Comunale di Todi e sabato 20 gennaio a Spoleto al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti due capolavori, il Bolero di Maurice Ravel e i Carmina Burana di Carl Orff.
“Ho creato Bolero per il Wiener Staatsballett nel 2012 racconta il coreografo András Lukács. Ho cercato di essere molto prudente nell’approcciarmi alla meravigliosa musica di Ravel perché il Bolero è stato eseguito un’infinità di volte con molti clichés. Tra quanti hanno creato lavori su questa musica, vanno ricordati sicuramente Maurice Béjart e Ivan Marko, le cui versioni rimarranno a lungo nella memoria delle persone. Io non volevo essere un epigono e mi sono basato semplicemente sulla relazione tra uomo e donna così come sulle passioni e emozioni che li uniscono. Il mio Bolero è un lavoro senza trama, creato per dieci ballerine e dieci ballerini che danzano in grandi costumi neri e cercano di creare un monumentale atto di danza. Ho cercato di elaborare un mio personale linguaggio unendo il grottesco, elementi parodistici della danza ballroom e elementi di danza moderna. Ho tentato di portare il movimento da un livello monotono a una progressiva cre¬scita e grazie al potere della musica, ho voluto complicare gradualmente ciò che è semplice, minimizzando i movimenti dei danzatori e aumentando il loro numero e, con un più frequente cambio di forme, ottenere così la completezza come risultato.”
La versione coreografica dei Carmina Burana di György Vámos prende le mosse da O Fortuna!, invocazione alla divinità che guida il Destino e che rivela il desiderio di amore e felicità come forza primaria dell’esistenza.
La ruota della fortuna è il simbolo degli alti e bassi della vita umana con i suoi cerchi di tensione negli scambi tra uomo e donna, giovane e vecchio. Scambi che vengono ben rappresentati dalla coreografia di Youri Vàmos sulle musiche di Carl Orff.
Carmina Burana è un classico della storia musicale recente. Brillante nella sua semplicità, insistente nel suo ritmo, eternamente giovane nel tema, porta le ali della nostra immaginazione molto al di là di quanto non portino altri classici del XX secolo. Youri Vàmos fornisce il suggestivo potere alla musica di Orff con una scenografia volutamente semplice.
In occasione dello spettacolo a Spoleto presso la Sala Pegasus ci sarà un incontro di preparazione e approfondimento, mercoledì 17 gennaio, alle ore 18.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.