Tavoletta di Taddeo di Bartolo raffigurante Tommaso dAquino(UMWEB) Gubbio. Domenica 18 marzo alle ore 17.00 al Palazzo Ducale di Gubbio sarà inaugurata l’esposizione permanente delle otto tavolette di Taddeo di Bartolo, alla presenza del sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni, del direttore generale Archeologia, belle arti e paesaggio Caterina Bon Valvassina, della storica dell'arte Gail E. Solberg. Introdurrà e coordinerà il direttore del Polo Museale dell’Umbria, Marco Pierini.

Il sindaco di Gubbio Filippo Maria Stirati porgerà i saluti a nome dell’Amministrazione comunale. La direttrice del Palazzo Ducale di Gubbio Paola Mercurelli Salari spiegherà le fasi che hanno portato all'acquisizione delle preziose tavolette, soffermandosi sull'importantissimo significato che l'operazione riveste per l'intera regione. Sui dipinti, battuti all’incanto dalla Casa d’aste Pandolfini il 28 settembre 2017, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha esercitato il diritto di prelazione, riconoscendovi un’eccezionale interesse storico-artistico e ravvisandovi un documento fondamentale per ricostruire l’importante stagione tardo-gotica nella cittadina umbra, coincidente con il consolidarsi della signoria dei Montefeltro. Le opere, scomparti superiori di una complessa macchina verosimilmente collocata sull’altare maggiore di San Domenico a Gubbio, da cui fu rimossa forse già attorno al 1765, raffigurano: San Pietro martire, il Beato Ambrogio Sansedoni, un Santo vescovo, San Gregorio Magno, San Luca, San Matteo, Santo Stefano, San Tommaso d’Aquino. Le altre parti della grande pala sono esposte in musei americani: la Madonna col Bambino al Fogg Art Museum di Cambridge (MA), il San Giovanni Battista e il San Giacomo Maggiore al Memphis Brooks Museum of Arts, il Santo Vescovo e la Santa Caterina di Alessandria al New Orleans Museum of Arts. L’acquisizione risarcisce Gubbio di quanto nel tempo le è stato sottratto per arricchire musei e collezioni private italiane e straniere; un triste destino che la città ha condiviso con Palazzo Ducale, spogliato a partire dal 1631, con il passaggio prima alla famiglia fiorentina dei Medici e poi in mani private, della quasi totalità suoi arredi, tra cui il celeberrimo Studiolo, oggi al Metropolitan Museum di New York. Per approfondimenti sulla storia delle tavolette si rimanda all'articolo della direttrice Paola Mercurelli Salari nella rivista online, diretta da Marco saioni, "Note d'arte Umbria": http://www.notedarteumbria.beniculturali.it/le-tavole-di-taddeo-di-bartolo-restituite-a-gubbio/


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