flauto magico(UMWEB) Magione  - Come ogni anno la nuova stagione di prosa e danza del Teatro Giuseppe Mengoni torna a presentarsi al pubblico di abbonati e spettatori con una proposta teatrale di assoluta qualità, forte della pluridecennale esperienza di collaborazione tra Teatro Stabile dell’Umbria e Amministrazione comunale di Magione. Una partnership che non si esaurisce nella composizione di un cartellone ricco e plurale, capace di emozionare e coinvolgere un pubblico sempre più numeroso, attento e qualificato, ma che si realizza lungo tutto l’anno, arricchendo in maniera determinante l’offerta culturale del territorio in occasione di eventi e manifestazioni.


Dieci spettacoli – alcuni dei quali presentati in esclusiva all’interno del circuito regionale –, dieci differenti declinazioni di un coerente itinerario di ricerca e sperimentazione andranno a comporre, fino all’aprile prossimo, un cartellone ricco e plurale, che ripropone il fortunato connubio fra prosa e balletto, dove si alterneranno interpreti di spicco e compagnie fra le più prestigiose nel panorama teatrale nazionale.

Si comincia mercoledì 31 ottobre con un’originalissima proposta di danza, Il flauto magico, uno straordinario balletto ispirato alla celeberrima opera di Mozart che fonde danza e arti visive e impreziosito dalle scenografie dell’artista Emanuele Luzzati, uno spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età e capace di rileggere, in un caleidoscopico racconto danzato, l’entusiasmante e contrastata storia d’amore tra il principe eroe Tamino e la principessa Pamina, rapita dal malefico mago-sacerdote Sarastro, in un riuscitissimo contrappunto stilistico e formale tra il meraviglioso fiabesco e l’insopprimibile scontro tra ragione e oscurantismo.

Una stagione che si qualifica quest’anno, potremmo dire, proprio in ragione della cifra plurale, multidisciplinare, sperimentale, aperta alla contaminazione di forme espressive e voci recitanti nelle storie portate in scena, tutte ovviamente diversissime per approccio stilistico, ricerca registica e lavoro attoriale, ma tutte accomunate dalla freschezza espressiva e dalla sorprendente attualità delle tematiche affrontale, delle suggestioni evocate, degli interrogativi programmaticamente non risolti.

Si passa, dunque, dalla spietata voce di Ottavia Piccolo in Occident Express, necessario e rigoroso esempio di teatro civile sapientemente sospeso tra vocazione epica, racconto intimistico e urgenza documentaria, al potente e disincantato conflitto dichiarato In nome del padre da un Mario Perrotta, uno e trino, condotto sui registri dell’ironia e del sarcasmo per approdare ad una lucida topografia familiare del nostro presente; dalla divertentissima e toccante storia di due clown contemporanei, dove non occorrono parole, ma soltanto il linguaggio universale del corpo e dello sguardo per una portare in scena una pluripremiata performance fuori dal tempo, insieme innocente e crudele (Pss...Pss), al deflagrare della parola per eccellenza, del nome (Le Prénom), in una commedia godibilissima che adatta il ritmo dissacrante del dialogo al ritratto impietoso e intelligente di un’intera generazione tra piccole meschinità e grandi sentimenti.

Un doveroso omaggio ai grandi nomi del teatro classico e contemporaneo (dallo scespiriano Racconto d’Inverno, felice ritorno della Compagnia dei Giovani del teatro Stabile dell’Umbria, che proprio il Mengoni ha tenuto a battesimo qualche anno fa, ai quattro atti unici di Harold Pinter che si incastrano nella continuità dell’ambientazione in Night bar, passando per Il gatto di George Simenon e per la ferocia dell’odio che sa generare) non impedisce di saggiare la solidità di itinerari sperimentali capaci di approdare a mature e quanto mai necessarie parabole moderne, e di costruire uno straniante dialogo indiretto con il pubblico, lucidamente chiamato ad interrogarsi, dietro lo schermo dello sport, su grandi temi civili, sul difficile rapporto con le regole, sull’etica e sulla legge, sul ruolo dell’arbitro e sulla Costituzione.

Un’esclusiva regionale, infine, è quella che vedrà sul palcoscenico di Magione, sabato 15 dicembre, Luca Argentero vestire i panni di tre sportivi italiani, tre icone che hanno inciso profondamente nella società oltre che nella propria disciplina, tre vite a loro modo davvero straordinarie: Walter Monatti, Alberto Tomba e Luisin Malabrocca, altrettanti eroi-antieroi, che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere generazioni. Attraverso di loro, il racconto appassionato e coinvolgente di un’intera epoca della storia italiana.

Il calendario completo della stagione 2018/2019, a cura del Teatro Stabile dell’Umbria, da quest’anno caratterizzato da una veste grafica completamente rinnovata, intende riaffermare appieno il ruolo di assoluto valore che negli anni il teatro G. Mengoni ha saputo ritagliarsi all’interno del circuito regionale, anche grazie alla fortunata formula delle residenze artistiche, a profitto delle compagnie più giovani, dinamiche e creative. Una crescita costante, non solo sotto il profilo qualitativo, ma anche in termini di presenze numeriche e apprezzamento da parte del pubblico, che costituisce motivo d’orgoglio non solo per noi, ma per la cittadinanza tutta. Un successo reso possibile anche, e soprattutto, da Voi abbonati che, stagione dopo stagione, avete premiato le nostre scelte e il nostro lavoro: la propulsiva vitalità del Teatro deve molto al Vostro sostegno.

«L’impegno dell’Amministrazione comunale, che si avvale del fondamentale supporto del direttore artistico del teatro Gianfranco Zampetti – commenta Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale con delega alla cultura – ha puntato con convinzione a confermare quantitativamente, e a potenziare qualitativamente, l’offerta teatrale, mirando nel contempo a mantenere invariati i prezzi di biglietti e abbonamenti a livelli davvero molto contenuti. A tal proposito un ringraziamento particolarmente sentito va alla generosa sensibilità del nostro main sponsor, Marchesi Rag. Moreno–Vittoria Assicurazioni, che anche quest’anno non ha fatto mancare il proprio contributo con un importante intervento finanziario a sostegno dello sforzo dell’Amministrazione e del Teatro Stabile.

L’abbonamento, vale la pena ricordarlo, rappresenta la formula più semplice e di gran lunga più conveniente per vivere al meglio l’intera stagione teatrale. Informazioni e abbonamenti: Biblioteca comunale, corso Marchesi, martedì/giovedì e sabato dalle 10 alle 12; dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19. Tel. 075 843975


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