Cristo(ASI) Perugia. Il dipinto "Ecce Homo" (1620 circa), di proprietà dell'Università degli Studi di Perugia, conservato nell'Ufficio di Gabinetto del Rettore, a Palazzo Murena, è stato restaurato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Inedito e sconosciuto ai più, l'opera viene ora attribuita dal professor Francesco Federico Mancini a Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino (Arpino, 1568-Roma, 1640) alla cui fama contribuì il fatto di aver accolto nella sua bottega l'esordiente Caravaggio.

Il dipinto verrà presentato ufficialmente lunedì 30 marzo 2015, alle ore 18, nella Sala delle Colonne di Palazzo Graziani in Perugia (corso Vannucci).

Interverranno Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell'Ateneo perugino e Francesco Federico Mancini, ordinario di Storia dell'Arte Moderna dell'Università di Perugia.

A conclusione dell'incontro, il dipinto verrà mostrato in originale.

Il Cavalier d'Arpino, tra i maggiori interpreti della cultura figurativa romana del tardo Cinquecento e del primo Seicento, deve la sua fama non solo ai grandi cicli pittorici eseguiti a Roma durante il pontificato di Clemente VIII Aldobrandini, ma anche ai dipinti di formato medio-piccolo che produsse in grande quantità per soddisfare le richieste dell'alta società romana e delle principali corti europee (Praga, Madrid, Parigi). Divenuto ricco, acquistò un palazzo in via del Corso, che fece ristrutturare dal noto architetto Flaminio Ponzio, e un palazzo ad Arpino, suo paese d'origine.


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