UE ConcertiDellAlba Anadysi.wDomenica 1 Settembre, ore 6.40, Giardini Carducci, Perugia

(UNWEB) Perugia. Nota e celebrata fin dall’antichità come l’isola dalle cui acque nacque Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, Cipro occupa uno spazio decisamente unico - nella storia e nella geografia – per il suo essere privilegiata e raffinata porta tra Oriente ed Occidente. Innumerevoli le presenze storicamente documentate sull’isola e culturalmente decisive per la sua identità: dai Micenei ai Fenici, dai Greci ai Persiani, Assiri, Egiziani, Romani, Bizantini, fino ai regni Crociati, Veneziani e Turchi che a vari livelli hanno scritto la storia di Cipro. Sospesa tra mare e cielo, tra Oriente ed Occidente, Cipro interpreta un’unicità che “emerge” tanto quanto il suo profilo isolano.

E sulla doppia valenza semantica di ponte tra Oriente ed Occidente, e di emergenza, riassunte entrambe nella parola greca Ανάδυση (Anadysi), UmbriaEnsemble (Kyriakoula Constantinou, Voce; Angelo Cicillini, Violino; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello) ha costruito uno spettacolo di musiche arrangiate, ed appositamente composte, da Enrico Bindocci, presente nello spettacolo anche in veste di percussionista. Mai come oggi, infatti, esplorare una comune radice culturale che affonda le proprie radici nel Mare Nostrum - vivendone una esperienza d’ascolto musicale immersiva – è utile, importante ed urgente.

Domenica 1 Settembre, con inizio dalle ore 6.40, proprio mentre il sole comincerà ad indorare la linea dell’orizzonte che dal Monte Subasio si espande come in un naturale abbraccio “che solo amore e luce ha per confine” sui panoramici Giardini Carducci di Perugia, UmbriaEnsemble aprirà il Concerto con le note dedicate a “Thalassa”, il mare: casa comune originaria da dove ogni forma vivente trae la sua origine; materia fluida che divide ma che pure collega popoli e civiltà; forma vivente la cui entità sublimata si fa vapore di quelle nubi che incorniciano il sole al suo levarsi sull’orizzonte.

E’ il mare, la luce ma, su tutto, è l’amore che la Musica canta. Melodie tradizionali e canti della tradizione armena, turca, greco-cipriota, siciliana e veneziana si intrecciano con naturale continuità a scandire i momenti salienti della vita umana: nascita e morte, feste religiose e civili, celebrazioni rituali della Natura e dell’umana cultura. Un viaggio in Musica dove le origini diverse si con-fondono in una unità viva e dinamica, inquieta e pacatamente maestosa come il mare.

Organizzato dal Comune di Perugia- Assessorato alla Cultura, lo spettacolo è ad ingresso libero


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