Foto Organo Mattioli restaurato. Chiesa SantAntonio abate corso Bersaglieri PerugiaL'unica opera rimasta dell'organaro perugino Angelo Mattioli, costruita nel 1654,
torna a far vibrare l'anima musicale e collettiva di Perugia.

La città di Perugia ha una 'nuova e antica voce' che riprende il suo percorso musicale, mai interrotto dal trascorrere imperterrito del tempo: è stato finalmente portato a termine il restauro
del pregevole organo costruito nel 1654 per la chiesa di Sant'Antonio Abate, in corso Bersaglieri, unica opera rimasta dell'organaro perugino Angelo Mattioli. Un ritorno alle origini, al suono quasi primitivo di quando venne per la prima volta costruito, inizialmente nel 1610, per essere rifatto nel 1654 a causa di un evento naturale, un fulmine improvviso, che ne distrusse la massa metallica.
Ma nel corso di quasi quattrocento anni questa vecchia voce di Perugia non ha subito il totale logorio o la modifica timbrica e naturale del suono: malgrado gli adeguamenti al gusto che si evolve nel corso della storia musicale, in cui all'organo sono stati sostituiti alcuni registri, modificato il corista e il temperamento, oltre l'abbandono che ha lo tenuto fermo per quasi 80 anni, l'organo ora è stato integralmente restaurato grazie all'intervento prezioso del maestro ed organaro Eugenio Becchetti assieme ad Elvira Becchetti e a Francesco Conestabile della Staffa ( ditta Eugenio Becchetti & Co; www.becchettiorgani.com), che a titolo gratuito ne hanno reso possibile il ripristino delle celestiali sonorità che sono l'essenza stessa dello strumento a canne più antico di Perugia. Come una macchina del tempo che risuona all'indietro, riportando la magia di una voce che narra le meraviglie della Musica, è possibile fruire nuovamente di questo miracolo musicale che abbellisce ancora di più la già ricca struttura artistica di una città come Perugia, la cui collettività è sempre stata sensibile al patrimonio locale.
Attualmente l'organo Mattioli è collocato su una cantoria posta in controfacciata. La cantoria e la cassa, ambedue in legno riccamente intagliato e gessato ad imitazione del travertino, sono opera dell'ebanista pisano Michele Buti. La facciata è suddivisa in tre campate a cuspide rispettivamente di 9-7-9 canne, la canna maggiore è il Sib 1 del Principale 8'. Una tastiera di 45 tasti con prima ottava corta, pedaliera di 9 pedali sempre unita alla tastiera. La disposizione fonica è costituita dal Principale 8', Ottava, Decimaquinta, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta. Inoltre è dotato di usignoli.
Domenica 19 aprile 2015 è stata fatta l'inaugurazione dell'organo nella chiesa di Sant'Antonio Abate, alla presenza del Vescovo Ausiliare di Perugia, Mons. Paolo Giulietti che ne ha impartito solennemente la benedizione, seguita dal concerto del maestro Eugenio Becchetti che ha eseguito musiche di Frescobaldi, Kerll, Storace e A. Scarlatti : un pubblico numeroso ha potuto accogliere nell'animo e nel cuore, con empatico raccoglimento, la preziosità di questa voce antica che della Musica è anima mai spenta, canto sinuoso e contemplativo, strumento per narrare le grandezze dell'arte. Un legame inscindibile tra memoria e storia collettiva, che unisce la città di Perugia al suo passato mai remoto. Che ci insegna a nutrire l'amore per la gratuita operosità di chi ci ha preceduto nel tempo dandoci gli strumenti per guardare avanti, edificando la coscienza e l'appartenenza al nostro impareggiabile territorio umbro.
E' proprio vero che la Musica apre le porte verso il futuro...
Passato, presente, futuro, uniti dall'arte, indivisi e radicati nella Musica.

Sarah Minciotti– Agenzia Stampa Italia.


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