56e031ed 6839 dfc4 5682 33ce6af4ced6Il 5 giugno, a Foligno (Pg) presso Palazzo Trinci, l’inaugurazione della mostra diffusa. “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio”

Un percorso espositivo che farà da mappa ai visitatori, alla scoperta dei luoghi umbri segnati dai graffiti medievali e moderni, opera di pellegrini e viandanti

(UNWEB) Foligno,  - Inaugurerà sabato 5 giugno, a Foligno (Pg) presso il Museo di Palazzo Trinci, la mostra espositiva diffusa “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” organizzata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la curatela del Dott. Pier Paolo Trevisi.
All’inaugurazione, che si terrà alle ore 16.00 di sabato 5 giugno, interverranno oltre al curatore della mostra Dott. Ric. Pier Paolo Trevisi, i collaboratori scientifici, la Prof.ssa Francesca Malagnini dell’Università per Stranieri di Perugia ed il Prof. Carlo Tedeschi, dell’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, paleografo e grande esperto di graffiti, fresco vincitore del prestigioso bando europeo ERC Advanced Grants 2020 (destinato ai migliori ricercatori di tutta Europa), con un progetto volto a creare un primo repertorio nazionale di graffiti medievali e della prima età moderna dal titolo “Graff-IT: Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th Century”. Interverrà anche lo storico Romano Cordella, un pioniere dello studio dei graffiti in Umbria, che nel 2001 ha pubblicato un censimento completo dei graffiti di Palazzo Trinci. Infine sarà presente il fotografo della mostra, il dott. Lorenzo Dottorini.

“Dovresti osservare bene quella parete, c’è un’iscrizione graffita che potrebbe interessarti – racconta Pier Paolo Trevisi, curatore della mostra diffusa che prosegue - fu così che una decina di anni fa durante una ricerca su San Stanislao per la mia tesi di laurea, un frate minore d’Assisi, di nome Vladimiro, decano di origini bulgare della Basilica di S. Francesco d’Assisi, mi introdusse al mondo dei graffiti medievali e moderni. Uomo di grande cultura e sensibilità, abile pittore di icone e di soggetti sacri, mi parlò di una testimonianza lasciata da un pellegrino straniero che citava la canonizzazione del vescovo Stanislao. Avvicinandomi alle pareti della basilica superiore con una luce radente trovai questa e altre numerosissime iscrizioni. Nacque una passione per questo genere di scritture che non mi ha più abbandonato. Cercai un fotografo disposto ad effettuare una scansione delle pareti della Basilica di Assisi e trovai Lorenzo Dottorini, un professionista appassionato d’arte a cui dobbiamo tutte le immagini esposte in mostra. Dal 2012 abbiamo scansionato moltissimi luoghi in tutto il territorio umbro e siamo in attesa di visitarne altri. Nel frattempo, io ho concluso un dottorato di ricerca dedicato ai graffiti umbri proprio lo scorso anno e Padre Vladimiro ci ha lasciato; credo sia giusto dedicare a lui questa mostra.”

“Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” è la prima mostra in Italia, dedicata non ad un solo luogo in cui ammirare antichi graffiti, ma ad una intera regione alla scoperta dei graffiti apposti in diversi luoghi. Scopo della mostra diffusa è permettere ai visitatori di percorrere prima idealmente nel Museo di Palazzo Trinci e poi di persona, gli itinerari pellegrini dell’Umbria, da Narni a Gubbio, da Perugia a Spoleto passando per tutti i borghi, alla ricerca di eremi, chiese ed edicole votive “segnati” dai graffiti.

L’Umbria nel tardo medioevo divenne il centro di una devozione culturale e religiosa, che interessò siti religiosi e laici in prossimità delle due antiche strade romane umbre di maggior transito, la via Flaminia e la via Amerina e i loro diverticoli. Dal XIII secolo nacque un forte impulso di pellegrinaggio, legato al culto per la tomba di San Francesco di Assisi e per i luoghi a lui più cari e successivamente per l’indulgenza della Porziuncola. Da regione di transito, l’Umbria divenne meta di pellegrinaggi. Negli edifici religiosi comparvero i primi graffiti, spesso opera di pellegrini e viandanti. Non solo graffiti devozionali, ma anche scritture di memoria, commemorative, di carattere pratico e d’intento cronachistico che tramandano avvenimenti storici ed eventi naturali, ma anche vicende private o legate più strettamente alla sfera del personale.

Un segno che evidenzia il passaggio, la volontà di lasciare una propria memoria, un atto comunicativo, che oggi si è deciso di studiare e mappare per dare vita ad un itinerario alla riscoperta di queste antiche iscrizioni.

La mostra “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” prevede una serie di fotoriproduzioni, videoproiezioni, trascrizioni, descrizione e indicazione degli oltre venti luoghi di provenienza dei graffiti con relative indicazioni per raggiungerli ed è stata pensata con l’obiettivo di recuperare, valorizzare e far conoscere i graffiti di epoca medievale e moderna presenti nel territorio umbro, al fine di favorire un turismo sostenibile alla scoperta di luoghi ameni, siti religiosi e luoghi della tradizione laica, palazzi ed edifici pubblici o privati, dove il graffito perde la sua valenza devozionale e cultuale, ma esprime un bisogno prettamente comunicativo ed espressivo, si pensi ai graffiti amorosi o alle iscrizioni carcerarie. Circa 50 schede dotate di un codice QRCode attraverso il quale sarà possibile il collegamento alla relativa pagina online del sito internet, con informazioni sul luogo di provenienza del graffito e le indicazioni per raggiungerlo.

La mostra “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” sarà aperta presso il Museo di Palazzo Trinci di Foligno dal 5 giugno al 29 agosto 2021 (Per informazioni su orari di apertura e biglietteria www.graffitiumbri.it ). Da settembre l’esposizione verrà diffusa in altri luoghi significativi del territorio: Palazzo Gallenga Stuart di Perugia, sede dell’Università per Stranieri e Collazzone, presso la Sala Consiliare del Comune e presso la Chiesetta della Madonna dell’Acquasanta a Collazzone (PG).

Questi i luoghi dei graffiti umbri raccontati dalla mostra:

Assisi – Basilica Superiore di San Francesco, Basilica di Santa Maria degli Angeli (pareti della Porziuncola)
Campello sul Clitunno - Tempietto sul Clitunno
Collazzone – Chiesa della Madonna dell’Acqua Santa (Fraz. di Piedicolle)
Foligno – Palazzo Trinci, Chiesa di Santa Maria in Campis, Chiesa della Madonna delle Grazie (Frazione di Rasiglia), Edicola della Fraz. Di Piè di Cammoro, Eremo di Santa Maria Giacobbe (Fraz. Di Pale), Monastero di Sant’Anna con Casa di Niccolò Alunno
Gualdo Cattaneo – Rocca di Gualdo Cattaneo
Gubbio – Chiesa di San Francesco
Spoleto - Basilica di San Ponziano, Edicola della Fraz. Di Silvignano
Narni - Basilica di San Francesco
Nocera Umbra – Chiesa della Maestà di Acciano
Perugia – Chiesa di S. Matteo degli Armeni
San Giustino (Pg) – Palazzo Bufalini
Spello – Chiesa di San Claudio
Todi – Cappella di S. Angelo (Frazione di Cecanibbi)
Trevi – Chiesa di Santa Maria in Pietrarossa

I luoghi espositivi della mostra “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio”

Foligno - Palazzo Trinci
Dal 5 giugno al 29 agosto 2021
Palazzo Trinci a Foligno, è uno degli esempi più belli di dimora tardogotica italiana, appare ideale in quanto l’edificio custodisce numerosissime e preziose testimonianze graffite, bisognose di essere conservate e protette, documentate e salvate: in nessun luogo come a Palazzo Trinci viene a crearsi un dialogo continuo tra gli affreschi, le rispettive didascalie coeve e i tanti graffiti spontanei e immediati apposti successivamente dai tanti visitatori del luogo.

Perugia (Palazzo Gallenga Stuart) e Collazzone (Sala Consiliare del Comune e Chiesetta della Madonna dell’Acquasanta)
Settembre, Ottobre 2021
Palazzo Gallenga Stuart, oggi sede dell’Università per Stranieri di Perugia, dal 1927 crocevia e punto di incontro di culture differenti ed esperienze umane legate allo studio della lingua e della cultura italiana, assume un valore profondo poiché consente di creare un ponte tra la realtà umbra attuale e la sua storia maturata lungo le antiche vie e i sentieri del pellegrinaggio, dove nel corso dei secoli viandanti da ogni parte d’Europa hanno scelto di lasciare un segno del proprio passaggio.
Oltre alla sala consiliare del comune di Collazzone, la chiesetta della Madonna dell’Acquasanta è l’esemplificazione di un luogo nato come edicola e convertito in chiesa all’interno della quale l’uomo oltre ad affrescare le pareti e a pregare, scriveva e incideva per lasciare la sua traccia personale per il Divino e per gli altri. Tali ambienti riproducono modalità espressive differenti degne di essere studiate e conservate.

43309c4e f6ed f703 6b1a 9a50b46d0a91

fa155e7b cb92 c05d 1c0d 0dbdadee07c4


Umbrianotizieweb 300x250 1

 AVIS

80x190