Opere dalla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Collicola e dalla Fondazione Marignoli di Montecorona" che si sta tenendo a Palazzo Collicola di Spoleto.
L'esposizione, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli e Marco Tonelli si è inaugurata il 26 giugno scorso e si concluderà il 26 settembre 2021.
(UNWEB) Spoleto. Due collezioni d'arte di Spoleto, quella della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Collicola e quella della Fondazione Marignoli di Montecorona, hanno voluto mettere a confronto, creando una linea storica senza soluzione di continuità, dal XVI secolo all'epoca contemporanea, una serie particolare di opere: bozzetti, modelli, schizzi preparatori, studi.
Seppure esposte su due differenti piani del Museo di Palazzo Collicola (Salone d'Onore del Piano Nobile e Galleria d'Arte Moderna), le due collezioni offrono la possibilità di indagare in modo organico e di riflettere sul senso del work in progress e quindi sull'idea stessa di opera d'arte, di non finito, sul rapporto tra dimensioni immaginate e reali di un'opera, dipinto o scultore che sia. In sintesi, un'occasione che permette di chiarire, attraverso un tema comune a più epoche, la natura fluida, dinamica e sempre in divenire (di qui il titolo Work in progress) del processo artistico e della creazione di un'opera d'arte.
L'occasione espositiva ha permesso inoltre di articolare il concetto di work in progress in un catalogo arricchito di approfondite schede delle opere in mostra e di alcuni autorevoli contributi critici che, oltre a quelli dei curatori incentrati sulle rispettive collezioni, fanno il punto metodologico e storico artistico su una situazione più generale, come nel caso di Sir Timothy Clifford, membro del Comitato scientifico della Fondazione Marignoli di Montecorona e dello storico dell'arte Thierry Dufrêne, membro del Comitato scientifico di Palazzo Collicola.
Sono esposte in tutto 70 opere tra disegni, dipinti, sculture, maquette in legno, modelletti, alcune delle quali recuperate eccezionalmente dai depositi di Palazzo Collicola o esposte per la prima volta in pubblico dalla collezione conservata a Palazzo Marignoli.
Un modo per valorizzare collezioni della città che presentano opere e artisti conosciuti in tutto il mondo, come Federico Barocci, Anton Raphael Mengs, Jean-Léon Gérôme, Bernard Boutet de Monvel o Alexander Calder, Henry Moore, Domenico Gnoli, Sol LeWitt.
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La Fondazione Marignoli di Montecorona è impegnata nella valorizzazione e nello studio dell'arte principalmente in Italia tra il XVI e il XIX secolo, promuove progetti di ricerca e pubblicazioni di ambito storico-artistico, sostiene attività culturali in collaborazione con istituzioni educative e culturali private e pubbliche e si occupa di curatela di esposizioni a livello nazionale e internazionale, con una sezione dedicata al contemporaneo.
La Fondazione ha sede a Palazzo Marignoli di Spoleto, pregevole edificio che deve il suo aspetto attuale al marchese Filippo Marignoli di Montecorona (1809-1898), banchiere, senatore del Regno, illustre numismatico e promotore della costruzione del Teatro Nuovo di Spoleto e del grande palazzo sul Corso a Roma.
Alla sua iniziativa si deve il vasto ciclo di dipinti murali eseguito da Mariano Piervittori per il palazzo di Spoleto. La decorazione, e in particolare quella del grande salone da ballo, costituisce una notevole testimonianza del gusto decorativo di metà Ottocento, recentemente riconosciuta come il capolavoro dell'artista.
La Collezione ospitata a Palazzo Marignoli è focalizzata principalmente sulla pittura dal XVI al XVIII secolo, con opere di Jacopino del Conte, Marcello Venusti, Francesco da Castello, Ferraù Fenzoni, Cesare Sermei, Mattia Preti, Sebastiano Conca, Anton Raphael Mengs, Richard Wilson, Johann Friedrich Reiffenstein.
Una importante sezione è dedicata ai bozzetti, con bozzetti di Francesco Zugno, Giova Battista Pittoni, Johann-Baptiste Deyrer, Jean-Léon Gerome.
Ulteriori sezioni sono dedicate ad opere prodotte a cavallo fra il XIX e il XX secolo ed infine all'arte contemporanea, con una sezione dedicata alla produzione artistica del pittore Filippo Marignoli (1926-1995), che collaborò con la Galleria L'Attico di Roma e con la Galerie Denise René di Parigi.
La Fondazione possiede inoltre una biblioteca costituita da più di 40.000 volumi di storia dell'arte che spaziano dal Medioevo all'Ottocento, con una particolare concentrazione relativa al periodo tra Seicento e Settecento. Di singolare ricchezza e rarità è il settore monografico, dedicato ad artisti sia italiani che stranieri. La raccolta annovera anche una sezione sulla storia delle Hawaii nel periodo della monarchia e una sezione di arte e teoria moderna e contemporanea.
NOTIZIE UTILI MOSTRA
sede: Palazzo Collicola, Spoleto
durata: 26 giugno – 26 settembre 2021
orari di visita e biglietteria: https://www.palazzocollicola.it/biglietteria.asp