Dante e Virgilio(UNWEB) Bevagna. "E quindi uscimmo a riveder le stelle". Una speranza e una promessa che viene dal popolo delle Gaite. Ieri a Bevagna piazza Silvestri è tornata a vestire gli abiti medievali, un pubblico caldo e appassionato, un'onda di emozioni crescenti sul filo delle note e delle melodie, un ritmo incalzante fino alla riconquista della luce.


Settanta attori, sette quadri scenici, duecento costumi, scenografie immersive, recitativi filologici, coreografie sontuose, travolgenti musiche originali eseguite dal vivo, un susseguirsi di emozioni hanno preso forma in una sorprendente collocazione nello spazio architettonico che caratterizza Piazza Silvestri, esaltandone le sorprendenti asimmetrie.

"A riveder le stelle" ha toccato corde profonde conducendo gli spettatori nel viaggio più famoso, quello del sommo poeta Dante Alighieri nell'animo umano. Innovativo impianto scenico e sorprendenti effetti speciali hanno portato sulla scena le mostruose fiere, Caronte il traghettatore infernale, l'amore struggente di Paolo e Francesca, la foresta dei suicidi, Ciaccio, Farinata e Pier delle Vigne, Ulisse, Circe e la tela di Penelope e, ancora, creature e paesaggi inattesi, demoni, giganti, il fuoco e l'acqua.

"A riveder le stelle" è un'opera inedita prodotta dall'Associazione Mercato delle Gaite, fortemente sostenuta dal Podestà e dal suo staff , scritta da Davide Gasparrini, musicata da Danilo Tamburo, con le coreografie di Veronica Taccucci. La direzione artistica è della Compagnia Agape Teatro e le musiche dell’ensemble di musica antica Musicanti Potestatis. Un team creativo d’eccezione e una troupe di professionisti di grande talento che porta in scena una produzione innovativa e ambiziosa, vera e propria Opera Medievale.

"A riveder le stelle" una sfida vinta, un grande successo, una promessa di tornare a vestire gli abiti delle Gaite.

la selva oscura

Caronte


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