Domenica 12 Settembre, ore 16.30, Sorgenti dello Scoglio, Pontuglia – Scheggino (PG)
(UNWEB) C’è la poesia che si esprime in versi; spesso, ma non necessariamente, in rima, e che tocca sempre le corde più profonde dell’animo umano al suono di parole calibrate come chiavi capaci di aprire mondi. E c’è anche la poesia che non si esprime in versi, e neppure in rima. Una poesia che incanta i cuori e le menti, e non viaggia sulle ali delle parole, anzi: le scavalca. Perché è la poesia che si esprime attraverso la Musica, il respiro della Natura, la sapienza millenaria della nostra eredità monumentale.
E’ l’esperienza della poesia come distillato delle Arti e della Natura, il più classico ed ambizioso dei connubi nella ricerca umana; un’endiadi che, nel tempo, si è declinata nelle forme più varie: dalle posizioni più felicemente armoniche a quelle più critiche ed irrisolte, ma pur sempre occasione di riflessione e creatività, perché è quella forma di poesia non codificata che sboccia spontaneamente (“naturalmente”, diciamo più spesso) quando un’emozione ci coglie e ci stupisce intensamente, trasportandoci in una dimensione di sublime purezza.
A questa poesia, che riannoda i fili di molteplici suggestioni e conoscenze, si ispira la rassegna Suoni di Boschi e d’Abbazie, ideata e realizzata da UmbriaEnsemble con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose istituzioni locali; un calendario di Concerti dal vivo, in collaborazione anche con il teatro e la danza, che da agosto a dicembre porta la Musica d’Arte, classica e nuova, in alcuni dei siti più suggestivi dell’Umbria segreta.
Abbazie, chiostri, rocche e siti monumentali millenari che dialogano con siti naturalistici tanto suggestivi quanto inesplorati dalle rotte turistiche più frequentate: questo il palcoscenico inusuale dove UmbriaEnsemble terrà i suoi spettacoli, tutti diversi ed originali. Uno dei fiori all’occhiello della rassegna, per originalità artistica e logistica, è il Concerto di Domenica 12 settembre che si terrà nella radura delle Sorgenti dello Scoglio, a Pontuglia, nel Comune di Scheggino. Un piccolo, circoscritto angolo di paradiso delimitato da sorgenti d’acqua, alberi di fico e piante aromatiche, che sboccia al culmine di un breve percorso boschivo innestato sulla strada carrabile. Questa culla sorprendente terrà a battesimo la prima esecuzione assoluta di musiche composte proprio per l’occasione da giovani e promettenti musicisti: di Andrea Palano, “Eolian Dance”, e di Gregorio Paffi “Lo sboccio di un fiore”. Timbri cristallini, con la scelta di portare in scena solo strumenti dai registri acuti con la flautista svizzera Myriam Hidber Dickinson, i violini di Mario Mariottini e Livio Palpacelli e la viola di Luca Ranieri. Debussy, Monsieur de Sainte-Colombe e Donjon completano un programma da Concerto che è un raffinato contrappunto con i suoni della Natura.