La mostra, con 100 opere esposte, sarà aperta fino al 20 ottobre dalle ore 10,30 alle 12 e dalle 16 alle 19
E’ organizzata dall'Associazione Culturale Eclettica Word del maestro internazionale Giuliano Ottaviani
(UNWEB) SPOLETO – Inaugurata sabato scorso negli spazi espositivi del Comune di Spoleto la quarta Biennale di Spoleto, aperta ad ingresso libero fino al prossimo 20 ottobre (dalle ore 10,30 alle 12 e dalle 16 alle 19), promossa e organizzata dall'Associazione Culturale Eclettica Word del maestro Giuliano Ottaviani che, nell'occasione, ha voluto festeggiare i suoi 50 anni di attività.
Sono circa 100 gli artisti che espongono, tra pittori e scultori, provenienti da Italia, Francia, Tunisia, Libano, Portogallo, Germania, Croazia, America, Irlanda, Brasile ed Argentina. Tanti gli italiani con capogruppo lo stesso Ottaviani, la Francia capitanata da Gerard Berizzi, Dominique Candis e Cristine David, il Portogallo da Santiago Belacqua, la Germania da Gisela Kentmann, l'Irlanda da Lydia O'ttara, la Croazia da Marija Donkovic, il Libano da Suhar, la Tunisia da Salma Zid, il Brasile da Marly Ramos e Lucia Maria Anunciacao, l'Argentina da Liliana Marescalchi. Presente anche il Movimento Arcaista con Massimo Stefani e gli artisti selezionati nell'ArteExpoArcaista di Tarquina. Presente anche Dana York per gli artisti americani. Numerosi anche gli scultori italiani tra cui Imelda Bassanello facente parte degli artisti che hanno aderito al tema principale della Biennale "Pulire la natura e trasformare in arte".
A presentare l'evento l’esperta d'arte Claudia Ghiraldello la quale ha illustrato la feconda attività del maestro nel campo dell'arte. L'operato di Ottaviani non si limita alla pittura e alla scultura, ma si estende alla gioielleria, al design per arredi di interni e all'arredo urbano, con la realizzazione di sculture anche monumentali. I suoi lavori da sempre sono richiesti ed ammirati in luoghi prestigiosi di tantissime città italiane, europee ed extraeuropee. Per il suo valido contributo nel campo artistico, nel 1991, il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga lo ha insignito dell'onorificenza di "Cavaliere della Repubblica Italiana". Durante la presentazione la Claudia Ghiraldello ha sottolineato la grande creatività di Ottaviani e in parallelo la sua attività in campo sociale. Importante tra gli altri l'impegno del maestro nel 1997 in Brasile, a San Paolo, dove gli venne offerta l'opportunità di insegnare la scultura ai bambini di strada.
A seguire la Ghiraldello ha avuto modo di catturare l'attenzione del pubblico, anche mediante la proiezione di immagini, per esporre il contenuto del suo recente libro "Arte inedita. Personaggi, documenti, opere" che è il sesto della collana da lei creata per le edizioni Gariazzo. Come quelli che lo precedono si tratta di una miscellanea che in ordine cronologico propone argomenti storico-artistici di natura inedita e proprio in questo libro è stato inserito dall'esperta un capitolo di arte inedita di Ottaviani. Chicca contenuta in questo capitolo è costituita dalla grande opera donata dal maestro all'Ospedale Apuane di Marina di Massa, un'opera intitolata "Vita". Proprio prendendo spunto da quest'opera la Ghiraldello ha sottolineato come l'arte sia terapeutica e come sia importante oggi più che mai coltivarla come mezzo di catarsi personale.
Dopo la presentazione del libro ha preso la parola il maestro stesso che ha sottolineato le linee guida della Biennale, nonché come sia importante valorizzare in modo particolare la creatività degli artisti dei quali quest'anno è presente un davvero cospicuo numero proveniente da diverse nazioni.
L'evento si è concluso con l'intervista da parte di Claudia Ghiraldello a Maria Giuliana Campanelli in merito al suo recente libro "Feminas. Donne in versi tra Amore ed Eros". Tra i tanti temi trattati la violenza contro le donne e l'importanza che l'uguaglianza tra i due sessi diventi davvero valore consolidato. Un momento di convivio ha concluso la presentazione che ha suscitato interesse, curiosità e sincero apprezzamento dal momento che i maestri esposti derivano tutti da una severissima selezione realizzata nell'anteprima della Biennale attraverso concorsi nazionali ed internazionali.