Presso il John D. Calandra Italian American Institute di New York 14 ottobre – 20 dicembre 2021
Mostra realizzata grazie alla sponsorizzazione della fondazione americana Sorbello Foundation in collaborazione con la Fondazione Ranieri di Sorbello, l’Università per Stranieri di Perugia ed il John D. Calandra Italian American Institute
(UNWEB) Il prossimo 14 ottobre, nella sede del John D. Calandra Italian American Institute di New York, verrà inaugurata la mostra “An Intellectual Between Two Worlds” un percorso espositivo in quindici pannelli per raccontare il contributo di Uguccione Ranieri di Sorbello alla diffusione e alla valorizzazione della lingua e della cultura italiana negli Stati Uniti.
L’evento inaugurale, previsto per le 18:00 ora locale, vedrà la partecipazione del Prof. Anthony Tamburri (Dean del Calandra institute), del prof. Valerio De Cesaris (Rettore dell’ Università per Stranieri di Perugia), del prof. Fred Gardaphé (City University of New York), del Prof. Roberto Dolci (Università per Stranieri di Perugia), del prof. Ruggero Ranieri (Presidente della Fondazione Ranieri di Sorbello) e della curatrice della mostra Dr. Antonella Valoroso, autrice con Ruggero Ranieri del volume Uguccione Ranieri di Sorbello. Un intellettuale tra due mondi (Morlacchi Editore, 2019).
Conosciuto in Italia soprattutto come giornalista e scrittore ed apprezzato storico della città di Perugia, Uguccione Ranieri di Sorbello è stato attivo anche negli USA dagli anni ’30 alla fine degli anni ’60 del secolo scorso. La mostra racconta le tappe di un percorso che lo ha visto di volta in volta impegnato come docente di lingua e letteratura italiana alla Yale University e al Middlebury College, come direttore dell’Ufficio Culturale annesso all’Ambasciata Italiana di New York, come conferenziere protagonista di veri e propri tour culturali sia nel 1961, in occasione del primo centenario dell’unificazione italiana, che nel 1965, anno in cui si celebrava il settimo centenario della nascita di Dante Alighieri. Altri momenti fondamentali toccati dal percorso espositivo sono la campagna giornalistica a favore dell’intitolazione a Giovanni da Verrazzano del ponte che collega Brooklyn e Staten Island, la riapertura del Museo Meucci-Garibaldi e l’instancabile attività di promozione dell’Italia negli Stati Uniti attraverso la pubblicazione di “The Italian Scene”, il bollettino mensile in lingua inglese che Sorbello curò dal 1953 al 1969 proprio per raccontare all’opinione pubblica americana i profondi cambiamenti che società italiana stava attraversando nel secondo dopoguerra.
La mostra si inserisce nel ricco calendario di eventi organizzato nella città di New York per l’Italian Heritage Month (Il Mese della Cultura italiana), l’iniziativa attraverso la quale ogni ottobre negli Stati Uniti si ribadisce l’importanza della cultura italiana e si onora il contributo dato da tanti italiani alla costruzione dell’identità statunitense. https://calandrainstitute.org/2021/09/29/italian-heritage-and-culture-month-booklet/
La mostra è stata realizzata grazie alla sponsorizzazione della Sorbello Foundation (https://www.sorbellofoundation.org) in collaborazione con la Fondazione Ranieri di Sorbello, l’Università per Stranieri di Perugia e il John D. Calandra Italian American Institute.
Il prof. Ruggero Ranieri, presidente della Sorbello Foundation, ha dichiarato con soddisfazione: “Siamo felicissimi di onorare la memoria di mio padre Uguccione con una mostra a New York che, a oltre 50 anni dalla sua morte, ricorda la passione con cui ha fatto conoscere la cultura e la storia italiana al pubblico americano. È un’opera che la nostra Fondazione, insieme al Calandra Institute e l’Università per Stranieri vuole proseguire, promuovendo incontri di studio, pubblicazioni ed una fellowship annuale destinata a studiosi impegnati ad approfondire i rapporti tra l’Italia e gli Stati Uniti”. (https://www.sorbellofoundation.org/fellowship/)
Nota della curatrice della mostra Antonella Valoroso
Con questo allestimento si può dire che Uguccione Ranieri di Sorbello è finalmente ritornato nella sua seconda patria, gli Stati Uniti, e nella città che fin dal primo incontro lo aveva travolto con una “sensazione di infinito” destinata a non esaurirsi mai. New York è stata infatti per Uguccione Ranieri un luogo di maturazione intellettuale e professionale negli anni ’30, ma è stata soprattutto la città in cui, a partire dal 1953, con la riapertura dell’Ufficio Culturale presso il Consolato Generale, ha svolto un delicatissimo lavoro di diplomazia culturale in anni cruciali per i rapporti tra Italia e USA. La mostra -attraverso un percorso espositivo in cui si intrecciano documenti, immagini e testimonianze- intende raccontare soprattutto il paziente e sapiente lavoro svolto da Uguccione Ranieri di Sorbello, il suo essere stato a tutti gli effetti un intellettuale capace di creare connessioni “tra due mondi”.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 dicembre e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17.00.