Palazzo Gallenga Università degli StranieriIn programma venerdì 29 ottobre, a partire dalle 15:30
Alla Stranieri un simposio approfondisce l’indagine su memorie, reperti e segni lasciati dai pellegrini in transito verso la Galizia

(UNWEB) Perugia Una delle mete più note dei pellegrinaggi medievali è stata il santuario di Santiago de Compostela, dove sono custodite le spoglie dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. Narra la tradizione che questi fu mandato a cristianizzare la Spagna, dove si spinse fino alla Galizia. Al suo ritorno in Palestina fu decapitato da Erode Agrippa e la sua salma miracolosamente trasportata in Spagna. Il vescovo Teodomiro successivamente scoprì nel mezzo di un boscoso monte galiziano un sepolcreto contenente un corpo dalla testa mozzata con la scritta: ”Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè”. Sulla tomba fu costruita una chiesa e intorno ad essa una città - Santiago de Compostela - che subito attrasse pellegrini.
Santiago diventò poi meta di pellegrinaggio importantissima, e con Roma e Gerusalemme formò la triade delle cosiddette peregrinationes maiores. In questa geografia dell’itineranza devozionale, che comprendeva tutta la penisola italiana, una fitta rete di tracciati portavano alla meta santuariale di Roma o verso altri luoghi santi.
Su questa amplia geografia sacra è cresciuta la civiltà europea: i pellegrinaggi hanno dato un apporto essenziale alla costruzione di uno spazio in cui fede cristiana, cultura, diffusione delle idee, delle conoscenze, delle arti e dei saperi tecnici si sono intrecciate facendo fiorire l’identità del continente europeo.
Santiago e Perugia, ad esempio, hanno molto in comune: il capoluogo umbro fu un punto nodale delle vie romane, lauretane (verso Loreto) e francescane (per Assisi), che divennero vie verso Compostela quando risalivano verso Nord. Nell’assetto urbano di Perugia è individuabile un tragitto lungo il quale i pellegrini transitavano e sono presenti luoghi di accoglienza e culto che recano segni di carattere jacopeo.
Considerando questo patrimonio di tradizioni che Perugia e tutto il suo territorio conservano, l’Università per Stranieri di Perugia, in collaborazione con la Regione Umbria, il Comune di Perugia, il Centro Italiano di Studi Compostellani, ha organizzato per venerdì 29 ottobre (15:30) a Palazzo Gallenga un simposio volto ad approfondire e divulgare il valore religioso, socio-storico e culturale di questo fenomeno, che ha importanza anche per la ricostruzione di un quadro della civiltà europea nella nostra città e regione.
L’evento, che ha il coordinamento scientifico di Dianella Gambini, professore ordinario dell’Ateneo, prevede gli interventi dei docenti Paolo Caucci von Saucken, Elvio Lunghi, Michele Dantini, Joseph Beuys e Antonio Allegra.
L’ingresso è libero e gratuito, con green pass. 


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