Allegrini con gli amici del Trio perugino del Dónca suoi collaboratori foto BelfioreDomenica 23 agosto, ore 21, piazza Coragino (in caso di maltempo, Teatro della Filarmonica). L’Accademia del Dónca chiude la 4 giorni corcianese, appendice del Festival, dedicata al cibo. Performance dal titolo “L magnà e l beve a modo nostro”, poesie e prose in lingua perugina.


(ASI) Perugia. “Nutre lo spirito solo ciò che lo rallegra”, a cura di Antonella Parlani, è il brand della serie di eventi, performances artistiche e gastronomiche, che integra il tradizionale palinsesto del Corciano Festival, giunto quest’anno alla 51.ma edizione.
A chiudere la serie di eventi, che si dipanano dal 20 al 23 agosto, (Domenica 23 agosto, ore 21, piazza Coragino; in caso di maltempo, Teatro della Filarmonica) sarà l’Accademia del Dónca, col suo fondatore e coordinatore Sandro Allegrini, affiancato dagli attori che collaborano da anni agli spettacoli da lui organizzati.
Poesie e prose di autori di ieri e di oggi saranno al centro dello spettacolo che intende celebrare la peruginità, strettamente connessa con la realtà storica e antropologica del borgo corcianese.
Non è un caso che “Il conto di Corciano e di Perugia” (XIV secolo) ne celebri le comune radici, incarnate nei rispettivi personaggi di Euliste e Coragino, mitici fondatori di Perugia e di Corciano.


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