grande classica al borgo scaledIllustrata alla presenza dell'assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, la quinta edizione promossa dall'Associazione Borgo Sant'Antonio-Porta Pesa e da Agimus

(UNWEB) Perugia. Trentuno appuntamenti per la quinta edizione de La grande classica al Borgo, la manifestazione sorta dalla collaborazione tra l’Associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa e l’Agimus di Perugia. Il programma è stato presentato oggi, giovedì 24 febbraio, a Palazzo della Penna, da Leonardo Varasano, assessore alla cultura del Comune di Perugia che ha concesso il patrocinio, e dai presidenti dell’Associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa e di Agimus, rispettivamente Francesco Pinelli e Salvatore Silivestro.

“Torna una manifestazione musicale molto attesa, frutto del connubio ormai consolidato tra due realtà diventate capisaldi della nostra città – ha esordito Varasano -. La rassegna pone al centro la recuperata chiesa di Sant’Antonio Abate, tornata ad essere uno splendido luogo di culto e di cultura grazie all’impegno e alla dedizione dei borgaroli. E al centro torna Corso Bersaglieri, una zona che ci ha abituato a iniziative meritorie attestandosi come una delle più vitali. Una vitalità che sarà sostenuta tutto l’anno anche dalla musica con un programma di grande pregio e ricchezza”. “L’ampio orizzonte temporale della manifestazione – ha anche detto l’assessore – ci spinge ancor più a confidare in una ripartenza davvero definitiva”.

“Questa iniziativa è un vero inno alla bellezza – ha commentato il presidente Pinelli -, sia quella dell’arte musicale sia quella che la stessa musica può produrre per i luoghi che la ospitano”. Così ha introdotta la novità del 2022, un progetto promosso da Agimus e condiviso dall’associazione del borgo. Si tratta di “L’Arte finanzia l’arte”: un ciclo di eventi di particolare spettacolarità e fascino destinati a finanziare il restauro dei quadri seicenteschi della chiesa di Sant’Antonio che raffigurano i quattro evangelisti. “Grazie al percorso intrapreso dal nostro borgo, luoghi bellissimi come la chiesa e l’oratorio sono stati salvati dal degrado e dall’oblio, ma anche restituiti alla loro vocazione originaria di luoghi di aggregazione – ha spiegato Pinelli -. Ora andremo avanti cercando di coinvolgere gli appassionati di musica, attraverso le loro offerte, nel progetto di restauro dei quattro dipinti, forse attribuibili a Giovanni Andrea Carloni. Restiamo sempre convinti che il recupero di luoghi simbolici e del senso di comunità apra la via a percorsi virtuosi”. Pinelli ha anche annunciato un’iniziativa speciale per domenica 13 marzo: la giornata del ringraziamento dedicata ai borgaroli che, nell’arco di un decennio, hanno contribuito al recupero della chiesa, alla presenza del cardinale Bassetti e del sindaco Romizi.

Il presidente Silivestro ha affermato che “ora più che mai è necessario credere che la bellezza e la musica salveranno il mondo”. “La bellezza – ha proseguito – è una categoria trascendentale al di sopra di tutte le circostanze negative. Come Agimus ci siamo impegnati per la chiesa di Sant’Antonio, che io chiamo la ‘cattedrale del borgo’ per la sua grande bellezza artistica e architettonica. L’arte può essere al servizio dell’arte e così sono stati individuati gli otto concerti strategici in occasione dei quali saranno raccolte offerte per il restauro dei quadri”. Silivestro ha quindi illustrato in dettaglio il programma.

La Grande Classica al Borgo 2022 prende il via domenica 27 febbraio nella chiesa di Borgo Sant’Antonio con l’Ensemble di archi e organo “La Melodiosa Sorgente” diretto da Eugenio Becchetti. Proprio la chiesa di Sant’Antonio abate è il punto di riferimento dell’intero calendario di eventi. L’Oratorio, invece, ospiterà un gruppo di concerti che avranno come protagonista la chitarra. Con il concerto per archi e organo, “La Grande Classica al Borgo” inizia un itinerario musicale che percorre l’evoluzione del linguaggio musicale dal medioevo fino al Novecento attraverso il Rinascimento, il Barocco, il Classicismo e il Romanticismo, interessando quasi tutti i generi, vocali e strumentali, dal melodramma alla musica da camera, con incursioni anche nel mondo della canzone classica e del cinema. Un variegato e spettacolare contenitore, un mosaico di tasselli dove prendono vita stili, generi e forme musicali di un arco evolutivo di otto secoli.

Splendori del Barocco è il titolo dato ad un ciclo di concerti dedicati alla musica barocca. Oltre al concerto d’inaugurazione, vanno segnalati i due concerti dei complessi vocali e strumentali del Conservatorio Morlacchi del 24 aprile, con l’orchestra da camera Morlacchi diretta da Salvatore Dell’Atti, e l’esecuzione dell’oratorio San Giovanni Battista di Stradella il 5 giugno con la direzione artistica di Maria Grazia Pittavini. L’8 maggio il coro giovanile Octava Aurea, diretto da Mario Cecchetti, eseguirà la Missa a Sant’Ignazio di Domenico Zipoli. Il 12 giugno chiuderà il ciclo Vladimiro Vagnetti all’oboe, accompagnato all’organo da Oreste Calabria.

Invito all’Opera. E’ un affascinante viaggio nel mondo dell’Opera e del bel canto. Giovani solisti e complessi corali saranno gli interpreti del concerto lirico del 3 luglio, dello spettacolo del Coro Lirico dell’Umbria, dedicato al Risorgimento per la festa dei Bersaglieri dell’11 settembre e della esecuzione in forma scenica del Flauto magico di Mozart il 25 settembre con complessi vocali della Scuola Comunale di Musica di Città di Castello.

Musica corale. La musica polifonica sacra e profana sarà presentata nella sua multiforme evoluzione da alcuni complessi di voci bianche e giovanili e da cori che operano sul territorio regionale. Due di questi appuntamenti sono di particolare interesse storico e musicale:

– domenica delle Palme del 10 aprile: esecuzione del Requiem di Ildebrando Pizzetti da parte dei Madrigalisti di Perugia e del coro di Spoleto diretti da Mauro Presazzi, che introduce la Settimana Santa;

– domenica 19 giugno: concerto del gruppo vocale Libercantus di Perugia diretto da Vladimiro Vagnetti, dedicato alla polifonia classica e moderna;

– domenica 26 giugno: concerto dal titolo “Il fanciullino sono io”, dedicato alle colonne sonore di Walt Disney ed eseguito dall’Accademia Harmonica di Assisi, diretta da Umberto Rinaldi.

La musica vocale e strumentale da Camera. Comprende un gruppo di concerti interpretati da solisti e da piccole formazioni dal Duo al Quartetto. Si evidenziano in questo ciclo due appuntamenti di particolare interesse:

– domenica 13 marzo: Quartetto con pianoforte di UmbriaEnsemble, dedicato alle donne compositrici dal titolo All’ombra di Lui, chiaro omaggio alla Donna;

– sabato 23 luglio: tradizionale concerto dei partecipanti alla Master Class di Canto da Camera diretta da Marinella Pennicchi.

La Chitarra e la Danza nel corso dei secoli. Sono un ciclo di concerti dedicati alla letteratura della chitarra come strumento solistico e accompagnatore della voce e della danza e tenuti da alcuni tra i più quotati chitarristi italiani, a testimonianza della consolidata collaborazione di Umbria Guitar Festival di Sandro Lazzeri.

Nella formulazione del programma 2022 l’A.Gi.Mus. si è avvalsa della collaborazione del Conservatorio Francesco Morlacchi con alcuni spettacolari concerti dei suoi complessi vocali e strumentali e della Scuola Comunale di Musica di Città di Castello con la realizzazione del Flauto Magico di Mozart. Anche altre istituzioni hanno contribuito a rendere “sontuoso, interessante e spettacolare” il calendario de La Grande Classica al Borgo.


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