carolyn carson 4Con il sindaco Romizi e l'assessore Varasano l'artista ha parlato del suo amore per l'Italia e Perugia e del desiderio di fondare un'accademia

(UNWEB) Perugia.  E’ stata ricevuta dal sindaco Andrea Romizi e dall’assessore alla cultura Leonardo Varasano nella sala Rossa di palazzo dei Priori l’artista Carolyn Carlson, accompagnata dalla sua assistente, Sara Orselli, e dalla direttrice artistica di Dance Gallery, Valentina Romito.

Nata negli Stati Uniti da genitori finlandesi, Carlson è tra le più note ballerine e coreografe a livello mondiale tanto da essere conosciuta come la signora della danza contemporanea europea. Dopo aver studiato danza alla San Francisco School of Ballet, negli anni ’60 Carlson entra nella compagnia di Alwin Nikolais a New York, di cui diventa ben presto figura centrale, guadagnandosi il titolo di “lead soloist”. Tanti i riconoscimenti conseguiti nella sua carriera: nel 1968 il premio come migliore danzatrice del Festival Internazionale di Danza di Parigi, nel 1998 il titolo di cavaliere delle arti e delle lettere, nel 2000 quello di cavaliere della legion d’onore di Francia, mentre nel 2002 le viene consegnata la medaglia della città di Parigi. Infine nel 2006 riceve il Leone d’oro alla carriera dalla biennale Danza di Venezia (il primo assegnato a una coreografa) mentre nel 2020 è stata insignita della prestigiosa onorificenza di membro de l’Académie des Beaux-Arts section chorégraphie a Parigi. Straordinari i successi ottenuti in tutto il mondo nel ruolo sia di danzatrice sia di coreografa. Carlson ha formato diverse generazioni di artisti determinando anche una svolta nella danza contemporanea italiana.

L’artista statunitense è molto legata alla storia di Dance Gallery e a Perugia. Già nel 2003 la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia sostenne un progetto che la vide protagonista e la città le rese omaggio in Comune. La sua presenza nel capoluogo umbro si deve alla conclusione del progetto formativo C.R.E.A. con Dance Gallery, che ha coinvolto dieci danzatori.

Nell’incontro di questa mattina, la danzatrice ha espresso ammirazione per la città di Perugia e per l’Italia, Paese che reputa simile agli Usa sul piano dell’apertura e dell’accoglienza. In quanto molto legata alla dimensione della docenza, ha espresso però rammarico per il fatto che la formazione in materia di danza contemporanea in Italia non sia così strutturata come altrove: il suo grande desiderio è creare un’accademia proprio nel Belpaese dove poter far crescere nuove generazioni di artisti. Carlson apprezza particolarmente quelli italiani per la passione, la generosità e la capacità di osare.

Il sindaco Romizi e l’assessore Varasano hanno accolto con favore gli apprezzamenti nei confronti della città omaggiando l’ospite con una riproduzione del centro storico di Perugia e volumi sulla sua storia. Carlson ha quindi lasciato la sua firma sul libro degli ospiti del Comune di Perugia.

Nel pomeriggio (dalle ore 17) è in programma al Museo Archeologico nazionale dell’Umbria un evento unico nel suo genere: l’ex allieva di Dance Gallery, la perugina Orselli, si esibirà in una versione site specific del solo “Mandala” creato su di lei e per lei dalla Carlson e, a seguire, gli studenti danzatori del progetto C.R.E.A. presenteranno il frutto degli studi fatti con l’artista statunitense.


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