taglio del nastro 1Sindaco Toniaccini: "La mostra è un ponte fra passato, presente e futuro"
Sgarbi: "Deruta, scrigno di arte, nota nel mondo"
Briziarelli: "I Maestri hanno scritto parte della storia della comunità"

(UNWEB) Deruta. In una chiesa di San Francesco gremita di pubblico – nel rispetto delle normative anti Covid - è stata presentata, ieri pomeriggio, la collettiva "Deruta 12 Maestri", cui è seguito, nel Centro espositivo Fornace Grazia, il taglio del nastro.
Promossa dal Comune di Deruta e dalla Casa degli Artisti di Perugia, curata da Andrea Baffoni e con la collaborazione di "Luoghi di Memorie", la mostra si sviluppa su tre livelli, partendo dalla sezione ceramica.
Artisti scomparsi nell'arco dell'ultimo decennio che l'Amministrazione comunale ha voluto tributare in virtù dell'impegno profuso in vita e che oggi resta a esempio per le generazioni presenti e future: Fernando Calzolari, Angelo Ficola, Antonio Folichetti, Franco Lamincia, Antonio Margaritelli, Romano Mazzini, Claudio Monotti, Umberto Nicolini, Francesco Sberna, Gianfranco Segoloni, Romano Ranieri, Raffaele Tarpani.
"Questa mostra – ha sostenuto il sindaco, Michele Toniaccini – è uno spaccato della straordinaria vitalità artistica di Deruta; è parte della nostra storia, attraverso cui guardare al futuro. E' anche testimonianza attiva della capacità dei nostri artisti a rinnovare costantemente i linguaggi, allineandoli alle avanguardie del loro tempo".
Il critico d'arte, onorevole Vittorio Sgarbi, collegato on line, ha sottolineato come "Deruta sia conosciuta nel mondo e apprezzata per la sua tradizione artistica". Ha quindi auspicato di "tornare presto a Deruta e di avviare nuove collaborazioni".
Il senatore Luca Briziarelli ha fatto riferimento alla guerra in corso in Ucraina, all'accoglienza realizzata in Italia e alla necessità per chi amministra di "tenere viva la speranza delle nostre comunità, perché sia sempre possibile immaginare un futuro. Dedicarsi all'accoglienza e, contemporaneamente, continuare a lavorare per la crescita della comunità e questa mostra ne è testimonianza".
Il presidente della Casa degli Artisti di Perugia, Francesco Minelli si è detto onorato di aver realizzato questa collettiva, mentre il curatore, Andrea Baffoni ha parlato di "un percorso di crescita, trasformazione e contemporaneità": "Deruta – ha dichiarato – ha una storia secolare rispetto alla tradizione artistica, ma capace di generare anche nuovi linguaggi contemporanei". Mentre, il professor Francesco Federico Mancini ha sottolineato "il legame forte tra arte e territorio" e ha poi parlato del quinto centenario dalla morte del Perugino, nel 2023, e al fatto che "la ceramica di Deruta non potrà non essere presente a questo appuntamento".
Al termine della presentazione, il sindaco ha consegnato delle targhe in ceramica di ringraziamento ai familiari degli artisti.
La mostra:
Dodici maestri che furono artigiani, ceramisti, insegnanti, pittori, scultori, sperimentatori. Una mostra che spazia dalla ceramica tradizionale, alla sperimentazione, fra passato e futuro, a dimostrazione di come la vocazione artigianale derutese abbia portato, nel corso degli anni, alla nascita di numerosi artisti capaci di andare oltre il loro tempo.
Si ammirano così i famosi vasi o piatti adornati con i classici decori: il Raffaellesco, il Ricco Deruta, l'Arabesco e poi l'oggettistica tradizionale legata alle formule della ceramica cinquecentesca. Accanto a essi, troviamo anche esempi di figurazione, paesaggismo e più in generale il tributo ai Maestri del Rinascimento.
Dalla tradizione alla contemporaneità: la mostra non si limita, infatti, alla ceramica, ma include opere che hanno affrontato le nuove sfide delle avanguardie. Dall'astrazione all'informale, e poi la ricerca di soggetti simbolici, surreali, ispirati alla modernità e alla scienza. Un percorso ricco, dipanato nelle suggestive stanze dello spazio espositivo, a contatto con la storia e testimone della profonda cultura artistica derutese, dalla quale nuovi maestri si sono formati, con nuovi linguaggi e un rinnovamento continuo che ancora oggi prosegue.
A intervallare gli interventi, durante l'inaugurazione, l'attore Valter Betti. Mentre, biografie e immagini delle produzioni artistiche dell'iniziativa – come ha spiegato Claudio Solfiti - sono ospitate in forma digitale da LuoghiDiMemorie.it.
L'evento fa parte del progetto più ampio "DIVIN UMBRIA- Percorsi da scoprire, vivere e gustare" che è frutto della collaborazione di quattro Comuni: Marsciano (Comune capofila), Deruta, Fratta Todina e San Venanzo. Il progetto è finanziato dalla Regione Umbria a valere sul Fondo di cofinanziamento POR-Fesr 2014-2020, avviso volto alla realizzazione di progetti di valorizzazione e sviluppo dell'offerta territoriale e dei servizi a essi connessi.

La mostra è aperta dal martedì alla domenica, con i seguenti orari

9:30-12:30/15:00-18:00

Sindaco Deruta 1


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